Cosa facciamo

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Agiamo attraverso la cultura rendendo trasformative le relazioni tra attori diversi (come nuovi centri culturali, istituzioni, associazioni e imprese) per cambiare in meglio la società. 

Promuoviamo la cultura e la democrazia culturale con l’obiettivo di portarli al centro del dibattito pubblico. Siamo convinti che siano elementi strategici per lo sviluppo di una società equa e giusta, in grado di generare benessere per tutti i cittadini.

Realizziamo progetti, alimentiamo il dibattito con articoli ed editoriali, partecipiamo e curiamo eventi, eroghiamo formazione, ci occupiamo di comunicazione e pubblicazioni.

Dal 2012, siamo un’agenzia per la trasformazione culturale

Accompagnamento strategico

Gli accompagnamenti strategici costruiscono traiettorie culturali, organizzative, economiche e territoriali per organizzazioni e istituzioni della cultura e del sociale.

Sono esercizi di futuro che ricostruiscono il passato delle organizzazioni, fanno fotografie dello stato attuale e forniscono strumenti di navigazione per diventare solidi e restarlo negli anni a venire. Sono processi formalizzati che puntano a ottenere relazioni nuove e migliori con i pubblici, gli utenti, i territori, altre organizzazioni e istituzioni. Un modo per rimanere al timone e non perdersi in un mondo che cambia.

Ogni accompagnamento strategico è diverso perché si fonda sulle caratteristiche intrinseche dell’organizzazione con cui lo costruiamo. La loro storia. I loro valori. I saperi e le competenze che esprimono. I desideri di trasformazione, di sé stesse e del mondo. I mondi della cultura e del sociale hanno subito una trasformazione più radicale negli ultimi dieci anni che nell’intero secolo precedente. Questo riguarda le istituzioni culturali come musei, teatri, università, archivi e biblioteche. Ma anche associazioni, cooperative, imprese culturali e fondazioni.

Le organizzazioni di base sui territori – comunità, comitati, gruppi di volontariato e attivismo – così come gli enti della pubblica amministrazione – municipi, comuni, città metropolitane e regioni.

La trasformazione della cultura e del sociale sta avvenendo su tutti i livelli: dalla progettazione di beni e servizi culturali alla gestione e valorizzazione del patrimonio; dalle sperimentazione di nuovi linguaggi espressivi al cambiamento nelle forme di comunicazione; dalla ricerca della sostenibilità economica a quella del benessere interno delle organizzazioni.

Scopri i progetti:

L’accompagnamento strategico di Fondazione Terzoluogo 
I Tavoli di Ascolto del Piano Direttorio Comunale di Lugano
Gruppo di lavoro Bando Space sui presidi civici e culturali

 

Comunità e organizzazioni culturali

Mettere in relazione sui territori attori diversi che solitamente fanno fatica a parlarsi e capirsi: la società civile; le comunità; i gruppi informali; le scene culturali; il terzo settore; la pubblica amministrazione; le istituzioni.

Facilitare la progettazione, produzione e gestione di pratiche culturali e sociali che mettano in circolazione l’intelligenza collettiva e l’energia dei territori. Lo facciamo tramite percorsi strutturati di co-progettazione che mettono assieme saperi e tecniche che provengono dalla curatela, dalla ricerca, dalle forme organizzative.

Tipologie di progetti:

  • Progetti con e per le comunità locale: con un’attenzione che si sposta di volta in volta sui cambiamenti dei territori, sulle disuguaglianze vecchie e nuove, sulle forme di espressione e di attivismo più sperimentali.
  • Progetti di empowerment: aiutare gli abitanti e le organizzazioni a dotarsi di strumenti per prendere voce, influire sulle agende pubbliche, dare sostenibilità economica e sociale alle proprie visioni.
  • Progetti di arte pubblica e partecipata: aiutare le istituzioni della cultura e del sociale ad aprirsi in modo strutturato alle energie dei territori e trovare nuovi modi di interagire con gli abitanti.

Scopri i progetti:

LINK – Laboratorio per imparare a scrivere di cose difficili
Archivio Meraviglioso: piattaforma collaborativa dell’Istituto dei ciechi di Milano
Bando cheFare

 

Ricerca

La ricerca è stata una delle nostre caratteristiche fondative, fin dai primi passi.
Per la presenza – tra i soci fondatori – di figure del mondo accademico che hanno sempre messo in relazione teoria e pratica. Ma anche perché – tra il 2012 e il 2015 – i premi cheFare per l’innovazione in ambito culturale hanno prodotto per la prima volta una grande quantità di dati relativi ai mondi emergenti della sperimentazione culturale e sociale su scala nazionale. Il lavoro di disseminazione e interpretazione di questo materiale ha costruito forti legami con le università e i centri di ricerca.

Da allora, abbiamo continuato a promuovere la conoscenza come elemento costitutivo della trasformazione del mondo: producendo ricerche, in autonomia o in collaborazione con altri enti; finanziando borse di ricerca; costruendo percorsi di divulgazione di ricerche di enti e ricercatori.

Lo facciamo concentriamo in modo particolare sui nuovi fenomeni emergenti, che richiedono sguardi interdisciplinari e metodologie sperimentali. Nel lavoro con le università questi progetti riguardano spesso la Terza Missione, il loro mandato di valorizzazione e disseminazione nella società dei risultati della didattica e della ricerca. Siamo convinti dell’importanza della conoscenza libera, e promuoviamo ogni volta possibile l’adozione di licenze Creative Commons e di Open Linked Data.

L’area ricerca di cheFare si articola in tre linee di intervento complementari:

  • La prima riguarda la realizzazione di ricerche qualitative e quantitative sui fenomeni emergenti negli ambiti della cultura e del sociale, per raccogliere dati di prima mano. Svolgiamo queste azioni attraverso survey online e offline, focus group e interviste in profondità. Parallelamente, ci occupiamo dell’elaborazione di dati raccolti dai bandi per la cultura, dalle reti di secondo livello e dalle istituzioni. Si tratta di letture mirate che permettono una visione ad ampio raggio per identificare nuove aree di intervento e politiche territoriali. Il risultato di questo lavoro è la realizzazione di rapporti di ricerca pensati per pubblici diversi, dalla dirigenza delle istituzioni al grande pubblico.
  • La seconda linea di intervento riguarda progetti di comunicazione delle ricerche svolte da università e istituzioni su temi come il rapporto tra dati e cultura e quello tra società e territori. La affrontiamo con la produzione editoriale di testi che affrontano la complessità dei risultati delle ricerche, rendendoli accessibili per pubblici più ampi senza banalizzarli. In questo ambito ci occupiamo anche della curatela di cicli di incontri dal vivo, che portano i risultati delle ricerche fuori dalle mure delle università, lavorando su nuovi formati di presentazione e di coinvolgimento del pubblico. Il risultato di queste azioni è la costruzione di percorsi e strategie integrate di comunicazione sul web e sui social media.
  • La terza linea di intervento è costituita da percorsi editoriali che disseminano e valorizzano l’attività di dipartimenti, scuole dottorali e gruppi di ricerca. Attraverso cicli di articoli online, dottorandi, ricercatori e professori possono confrontarsi con pubblici diversi da quelli specialistici, costruendo prospettive interdisciplinari e confrontandosi con comunità del sapere e della pratica diverse dalle proprie.

Scopri i progetti:

Essere moltitudine: indagine sugli spazi culturali di comunità di Arci Nazionale
L’analisi dei presidi culturali e civici del bando Rincontriamoci in Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta
Bando Open Data per la Cultura 2017: i dati aperti dei bandi per la cultura in Italia

Formazione

I modi di fare cultura in Italia nell’ultimo decennio sono cambiati radicalmente, da più punti di vista.

Sono cambiati i linguaggi e i canali con un passaggio non sempre semplice dall’analogico al digitale. Sono cambiati i pubblici che sono sempre più difficili da incontrare, capire, mantenere. Sono cambiate le carriere di chi lavora nella cultura. Perché i mondi del lavoro in generale sono sempre più precari, perché le istituzioni culturali tradizionali hanno sempre meno risorse, perché nuove generazioni si sono affacciate ai mondi della ricerca e della produzione con competenze e aspettative che non potevano rimanere compresse nelle prospettive striminzite che venivano offerte loro. Sono cambiati i sistemi di finanziamento, con una focalizzazione sempre più pressante sulla dimensione di progetto a sfavore di quella sistemica.

Queste trasformazioni estremamente rapide hanno implicato una costante rincorsa da parte delle organizzazioni culturali in termini di aggiornamento e costruzione di competenze. Per fare cultura bisogna studiare e sperimentare.

È per questo che portiamo avanti la nostra piattaforma dedicata a corsi di formazione, laboratori e workshop per scoprire e inventare la progettazione culturale. I nostri corsi sono pensati per organizzazioni culturali, operatrici e operatori culturali, per gli appassionati di nuovi modi di fare cultura, per la pubblica amministrazione e per i policymaker.

Scopri i progetti:

Winter School: progettazione partecipata di politiche di sviluppo locale nelle aree interne
Summer School: competenze strategiche per la Pubblica Amministrazione
Quindi, cheFare? Corso di progettazione culturale

Comunicazione

La comunicazione ha acquisito negli ultimi anni un ruolo strategico fondamentale in tutti i settori, con particolare riferimento alle sue declinazioni digitali. In ambito culturale e sociale – data anche la difficoltà di reperire risorse – molto spesso quest’area viene gestita senza competenze specifiche e attraverso azioni sporadiche e slegate da necessaria e precisa visione complessiva.

Eppure la cultura e il sociale hanno un grandissimo bisogno di raccontare, di aprire il dibattito, di trovare nuovi significati, di coinvolgere persone e comunità attorno a temi e iniziative che possono generare impatti concreti sui territori e sulla vita delle persone.

Disegniamo e realizziamo progetti e campagne di comunicazione per progetti sociali e culturali. Partiamo sempre da un profondo ascolto delle esigenze e dalla precisa individuazione degli obiettivi, ponendo costante attenzione all’equilibrio tra digitale e onlife. Individuiamo pubblici, amplifichiamo la risonanza e la diffusione, allarghiamo le reti e le alleanze possibili per aumentare l’efficacia dei percorsi e dei progetti culturali.

Scopri i progetti:

MiG Work – Percorsi inaspettati per adulti del futuro
Streaming Culture: mappatura della produzione e del consumo culturale durante la pandemia

Editoria e pubblicazioni

Produciamo contenuti dedicati alle comunità e ai territori. Ci occupiamo di storytelling, reportage fotografici e narrativi, racconti partecipativi. Pubblichiamo libri e riviste che approfondiscono aspetti chiave del dibattito culturale. Mappiamo luoghi e storie. Ci occupiamo di valorizzazione dei patrimoni archivistici.

Costruiamo percorsi di affiancamento, facilitazione e accompagnamento con l’obiettivo di dare corpo al racconto di quel valore unico e irriducibile che lega persone e territori, e che è l’essenza della progettualità delle organizzazioni sociali e culturali.

Per declinare questo valore è necessario inserire il racconto all’interno di un percorso editoriale che rintracci, accolga e rappresenti il senso del progetto. Il grado di narrazione e gli strumenti ideali per realizzarlo vengono scelti a partire da una fase preliminare di ascolto. Un approccio fondamentale per avvicinarsi all’organizzazione partner, cogliendone peculiarità e qualità intrinseche. Un’azione di osservazione profonda che si pone in essere attraverso incontri dal vivo partecipati tramite i quali cheFare ha la possibilità di estrarre quel materiale narrativo fondamentale e sorprendente che permette di trovare e mettere in evidenza una storia.

Ogni percorso – sempre unico ma bilanciato in termini di cura e autorialità – si declina sulla base di tre gesti possibili: affiancamento, facilitazione e accompagnamento che si intrecciano con strumenti potenziali che vanno dall’ascolto partecipato a veri e propri moduli di formazione. Le proposte possibili sono quindi in divenire perché si adattano alle circostanze in cui il partner si trova, alle caratteristiche dei progetti, alla domanda che viene posta a chi scrive e a chi legge.

Scopri i progetti:

Cultura in trasformazione: il libro di cheFare con Minimum Fax
Bagliore: residenze artistiche per una nuova biografia culturale italiana
Complesso/Complicato – appunti urgenti di progettazione culturale 

 

Curatela: incontri, lectures e festival

Progettiamo e produciamo incontri dal vivo con scrittori, artisti, ricercatori e attivisti. I formati utilizzati sono in continua evoluzione perché ogni volta interpretiamo il senso dei luoghi e dei pubblici: festival, tavole rotonde, rassegne itineranti, presentazioni di libri, lectures presso università e centri culturali. Ma anche pubblicazioni e progetti di narrazione che si inseriscono come membrana tra l’evento dal vivo e il racconto nel tempo.

Quello che non cambia è il metodo curatoriale che abbiamo costruito in oltre dieci anni di lavoro. Per metodo curatoriale intendiamo la ricerca dei contributi e la scelta dei tempi, i modi di inquadrare i temi e porre le domande, la sintonizzazione di ospiti e pubblici, la selezione dei luoghi, l’allestimento degli spazi, la costruzione di reti di partner e stakeholder. Ma, soprattutto, per noi curare incontri dal vivo vuol dire mettere in atto traduzioni tra mondi e discipline che normalmente non entrano in contatto, sperimentando occasioni di convivialità e scambio.

Scopri i progetti:

laGuida: il festival itinerante dei nuovi centri culturali
Seminari Urbeur raccontare i territori di ricerca tra natura, città e spazio pubblico
Nube di Parole con Fondazione Compagnia di San Paolo

Team

Autori

Autori di cheFare

Abbiamo lavorato e lavoriamo con

Accademia Unidee è nata per costruire un futuro sostenibile, una visione di un possibile equilibrio tra l’artificio e la natura. E’ un luogo dedicato allo studio, alla ricerca e alla condivisione; dove si coltivano libertà e responsabilità, nei confronti di se stessi, dell’altro, della società, del pianeta.

Macao è un centro indipendente per le arti, la cultura e la ricerca. Evitando il paradigma dell’industria creativa e cercando di innovare la concezione di istituzioni culturali, Macao considera la produzione artistica come un processo vitale per i cambiamenti sociali, le critiche politiche indipendenti e per sperimentare modelli innovativi di governance e produzione.

MEC – Master in Ideazione e Progettazione di Eventi Culturali Università Cattolica di Milano in relazione allo spettacolo dal vivo e alle nuove forme di creatività contemporanea.

Città Metropolitana di Milano è una metropoli della Lombardia, attiva nel sostegno culturale con bandi e finanziamenti.

Rena, associazione di ispirazione civica e indipendente, che aggrega le comunità del cambiamento e mette l’intelligenza collettiva al servizio dell’Italia.

Minimum Fax è una casa editrice indipendente che segue i linguaggi in trasformazione osservandoli da una prospettiva trasversale.

Rob de Matt è un ristorante e bistrot nel cuore del quartiere Dergano, ma anche un’associazione di promozione sociale

Per Chi Crea è un programma promosso dal Mibac e gestito da SIAE che destina il 10% dei compensi per “copia privata” a supporto della creatività e della promozione culturale dei giovani.

Joy Milano non è un locale, ma uno stato dell’anima al pianterreno della biblioteca Valvassori Peroni di Milano. Musica, standup comedy, opera e ogni altro linguaggio culturale.

Il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca promuove l’eccellenza nell’indagine scientifica sulla società contemporanea e nello studio della teoria sociale.