Lunedì 01 febbraio 2021
Movida, decoro, sicurezza urbana: il bisogno di ripoliticizzare la questione a partire da Roma
Scritto da:
cheFare
Fonte:
Minima&Moralia

Questo articolo è stato originariamente pubblicato su Minima&Moralia. Clicca il pulsante in basso per leggere il testo completo.
A Roma ma non solo a Roma si parla spesso di movida, di malamovida, di movida selvaggia. Su Google per la movida romana ci sono dieci milioni di risultati: consigli su dove andare a bere, articoli sui trend della vita notturna, proteste dei cittadini esasperati dalle strade vicino ai locali affollate. Movida è diventato un termine di uso comune, e soprattutto è una delle parole chiave per il dibattito politico romano, che gira sempre di più intorno alla questione del decoro e del degrado e quindi anche al tema della movida.
Di fronte a questa invasione di discorso pubblico di ogni tipo sulla movida, il dibattito scientifico è praticamente nullo. E quest’assenza pesa molto sul piano dell’analisi sociale del fenomeno, della sua comprensione ovviamente, ma soprattutto sull’impatto che quest’assenza ha nella riflessione e nella decisione politica.
L’origine del termine movida va collocata alla fine degli anni settanta in Spagna, quando la dittatura franchista finisce e le strade, per prime quelle dei quartieri popolari di Madrid, si riempiono di gente. La movida è un movimento sociale, culturale e artistico: viene fuori da un contesto libertario e socialista ed è una risposta alla respressione dell’immaginazione, alla cappa clericale del regime franchista.
A Roma ma non solo a Roma si parla spesso di movida, di malamovida, di movida selvaggia. Su Google per la movida romana ci sono dieci milioni di risultati: consigli su dove andare a bere, articoli sui trend della vita notturna, proteste dei cittadini esasperati dalle strade vicino ai locali affollate. Movida è diventato un termine di uso comune, e soprattutto è una delle parole chiave per il dibattito politico romano, che gira sempre di più intorno alla questione del decoro e del degrado e quindi anche al tema della movida.
Di fronte a questa invasione di discorso pubblico di ogni tipo sulla movida, il dibattito scientifico è praticamente nullo. E quest’assenza pesa molto sul piano dell’analisi sociale del fenomeno, della sua comprensione ovviamente, ma soprattutto sull’impatto che quest’assenza ha nella riflessione e nella decisione politica.
L’origine del termine movida va collocata alla fine degli anni settanta in Spagna, quando la dittatura franchista finisce e le strade, per prime quelle dei quartieri popolari di Madrid, si riempiono di gente. La movida è un movimento sociale, culturale e artistico: viene fuori da un contesto libertario e socialista ed è una risposta alla respressione dell’immaginazione, alla cappa clericale del regime franchista.
Altri contenuti correlati
Progetto
Civicity Redesigning Design Weeks
Bando
NextGen Venice Idee coraggiose per garantire il futuro sostenibile di Venezia
Evento
Rotte inaspettate per adulti del futuro – Tappa #1 Dove incontrare le nuove generazioni?
Bando
La call spazi del programma 100 idee
Bando
La call mentor del programma 100 idee