Nei “luoghi ai margini” presenti nelle nostre città come le periferie o le aree dismesse, come possono arte e cultura promuovere processi di rigenerazione urbana?

Venerdì 9 marzo alle 12.15 Marilù Manta prende la parola durante #culturalhackathon
per raccontare il progetto internazionale di arte pubblica e relazionale Civic Media Art, curato da cheFare, che fa parte del programma di rigenerazione urbana Lacittàintorno di Fondazione Cariplo ed è sostenuto, oltre che dalla Fondazione, dall’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi e dal fondo per le arti Mondriaan Fund.

Il progetto, in questi giorni nelle ultime fasi della sua realizzazione, è nato dalla relazione tra cheFare e il quartiere Adriano di Milano e ha attraversato un lungo processo che ha visto il gruppo di lavoro di Civic Media Art a stretto contatto con il quartiere, i suoi centri di aggregazione e istituzioni italiane e internazionali da luglio 2017 ad oggi.

Il progetto LARU

LARU LAboratorio di Rigenerazione Urbana 2017/2018 – Arte e cultura per l’attivazione del territorio e della comunità intende approfondire l’analisi e la riflessione su come arte e cultura possano attivare la cittadinanza nei processi di rigenerazione delle periferie, quali aree marginali della città con una importante presenza di edilizia residenziale di proprietà pubblica e con problematiche di natura sociale ed economica, oppure aree dismesse da convertire di forte interesse per una visione strategica di sviluppo del territorio. LARU ha concentrato la sua ricerca in quartieri periferici o aree dismesse di
sei comuni del Friuli Venezia Giulia (Trieste, Muggia, Monfalcone, Udine, Pordenone e Tolmezzo), approfondendo come l’arte e la cultura possano diventare i motori di attivazione della cittadinanza nei processi di rigenerazione dei luoghi al margine.

Obiettivi del Cultural Hackathon

L’intenzione dell’evento è fare hacking, ovvero esplorare buone pratiche, strade poco battute e ideare sistemi innovativi per la promozione del capitale culturale situato, in processi di “rigenerazione urbana” di luoghi ai margini della città.

culturalhackathon rigenerazione urbana trieste

Venerdì 9 marzo 2018

#culturalhackathon – rigenerazione urbana. Trieste

Istituto comprensivo “Iqbal Masih”
Via Forlanini 32
Trieste

Nei “luoghi ai margini” presenti nelle nostre città come le periferie o le aree dismesse, come possono arte e cultura promuovere processi di rigenerazione urbana?

Venerdì 9 marzo alle 12.15 Marilù Manta prende la parola durante #culturalhackathon
per raccontare il progetto internazionale di arte pubblica e relazionale Civic Media Art, curato da cheFare, che fa parte del programma di rigenerazione urbana Lacittàintorno di Fondazione Cariplo ed è sostenuto, oltre che dalla Fondazione, dall’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi e dal fondo per le arti Mondriaan Fund.

Il progetto, in questi giorni nelle ultime fasi della sua realizzazione, è nato dalla relazione tra cheFare e il quartiere Adriano di Milano e ha attraversato un lungo processo che ha visto il gruppo di lavoro di Civic Media Art a stretto contatto con il quartiere, i suoi centri di aggregazione e istituzioni italiane e internazionali da luglio 2017 ad oggi.

Il progetto LARU

LARU LAboratorio di Rigenerazione Urbana 2017/2018 – Arte e cultura per l’attivazione del territorio e della comunità intende approfondire l’analisi e la riflessione su come arte e cultura possano attivare la cittadinanza nei processi di rigenerazione delle periferie, quali aree marginali della città con una importante presenza di edilizia residenziale di proprietà pubblica e con problematiche di natura sociale ed economica, oppure aree dismesse da convertire di forte interesse per una visione strategica di sviluppo del territorio. LARU ha concentrato la sua ricerca in quartieri periferici o aree dismesse di
sei comuni del Friuli Venezia Giulia (Trieste, Muggia, Monfalcone, Udine, Pordenone e Tolmezzo), approfondendo come l’arte e la cultura possano diventare i motori di attivazione della cittadinanza nei processi di rigenerazione dei luoghi al margine.

Obiettivi del Cultural Hackathon

L’intenzione dell’evento è fare hacking, ovvero esplorare buone pratiche, strade poco battute e ideare sistemi innovativi per la promozione del capitale culturale situato, in processi di “rigenerazione urbana” di luoghi ai margini della città.

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