Un progetto culturale è necessariamente politico, in quanto esprime una visione del mondo, un desiderio, una reazione a qualcosa che non funziona.
Per realizzarlo, il primo passaggio è interrogarsi sul senso di ciò che si sta facendo, su quali confini tracci il progetto attorno a sé e su quali siano i risultati che si desidera ottenere.
La prima giornata della Stagione è dedicata alla relazione tra progettazione e politica.
Introduzione alla giornata (9.30 / 11.00)
con Bertram Niessen, direttore scientifico di cheFare & Federica Vittori, responsabile progetti ed empowerment di cheFare
Ospite (11.15 / 13.00)
Le sfide della progettazione culturale: posizione, diseguaglianze e saperi necessari per una democrazia culturale con Valeria Verdolini, ricercatrice in sociologia generale presso l’Università di Milano-Bicocca
Testimonianza (14.00 / 15.45)
Ritessere la rete della vita: idee e pratiche della sostenibilità, 30 anni (ed una pandemia) dopo con Ezio Manzini, presidente di DESIS Network e professore onorario del Politecnico di Milano
Sintesi (16.00 / 17.30)
Laboratorio a cura di Bertram Niessen, direttore scientifico di cheFare & Federica Vittori, responsabile progetti ed empowerment di cheFare
Quali sono le specificità della progettazione culturale? Perché è diversa da quella sociale?
Per capirlo serve rintracciare gli spunti e i riferimenti culturali delle pratiche che si usano e delle idee che si implementano.
La seconda giornata della Stagione è dedicata alla Cultura, per renderla potente e presente nei nostri progetti.
Introduzione alla giornata (9.30 / 11.00)
con Giacomo Giossi, responsabile editoriale di cheFare & Bertram Niessen, direttore scientifico di cheFare
Ospite (11.15 / 13.00)
Potere, cultura, partecipazione con Claudio Paolucci, professore associato di Semiotica e Filosofia del linguaggio all’Università di Bologna
Testimonianza (14.00 / 15.45)
Pratiche di curatela condivisa nella progettazione culturale con Anna Daneri, curatrice indipendente
Sintesi (16.00 / 17.30)
Laboratorio a cura di Bertram Niessen, direttore scientifico di cheFare & Federica Vittori, responsabile progetti ed empowerment di cheFare
La progettazione culturale interseca le dimensioni di luogo, comunità e community, rendendo questi elementi essenziali per ogni progetto.
Senza dialogo, qualunque forma di cultura è vaga, incapace di imprimere una reale trasformazione al contesto.
La terza giornata della Stagione è dedicata alla dimensione di luogo come elemento di trasformazione.
Introduzione alla giornata (9.30 / 11.00)
con Marilù Manta, project manager di cheFare & Federica Vittori, responsabile progetti ed empowerment di cheFare
Ospite (11.15 / 13.00)
La progettazione culturale nel community making con Filippo Tantillo, ricercatore territorialista ed esperto di politiche del lavoro e dello sviluppo
Testimonianza (14.00 / 15.45)
Le Reti Territoriali: da unità a sistema con Erika Mattarella, direttrice dei Bagni Pubblici di via Agliè, Casa del Quartiere di Barriera di Milano, Liberitutti scs
Sintesi (16.00 / 17.30)
Laboratorio a cura di Marilù Manta, project manager di cheFare & Federica Vittori, responsabile progetti ed empowerment di cheFare
La partecipazione è fondamentale per la progettazione culturale, l’elemento essenziale in grado di aprire a stakeholder e pubblici.
Saper coinvolgere permette di creare legami reali e di lasciare una traccia duratura.
La quarta giornata della Stagione è dedicata alla Partecipazione.
Introduzione alla giornata (9.30 / 11.00)
con Matteo Brambilla, consulente di progetto di cheFare & Marilù Manta, project manager di cheFare
Ospite (11.15 / 13.00)
Progettare la partecipazione: nuove sfide, nuove grammatiche con Alessandro Bollo, direttore di Fondazione Polo del ‘900 e presidente di Kalatà
Testimonianza (14.00 / 15.45)
Abitare la complessità, trasformare la reatà con Bertram Niessen, direttore scientifico di cheFare
Sintesi (16.00 / 17.30)
Laboratorio a cura di Matteo Brambilla, consulente di progetto di cheFare & Marilù Manta, project manager di cheFare
Per fare cultura non basta il progetto. Serve trovare le parole giuste per parlarne, gli scenari in cui calarlo, la narrazione attraverso cui portarlo nel mondo.
La comunicazione nella progettazione culturale è parte del progetto.
La quinta giornata della Stagione è dedicata alla comunicazione.
Introduzione alla giornata (9.30 / 11.00)
con Federico Nejrotti, responsabile della comunicazione di cheFare & Bertram Niessen, direttore scientifico di cheFare
Ospite (11.15 / 13.00)
Progettazione culturale e comunicazione: tra audience engagement e pratiche partecipative con Tiziano Bonini, professore associato in sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università di Siena
Testimonianza (14.00 / 15.45)
Social media e promozione del patrimonio culturale: public engagement, comunicazione e dintorni con Ilde Forgione, assegnista di ricerca e membro del team TikTok delle Gallerie degli Uffizi
Sintesi (16.00 / 17.30)
Laboratorio a cura di Federico Nejrotti, responsabile della comunicazione di cheFare & Bertram Niessen, direttore scientifico di cheFare
Fare progettazione cultura significa affrontare una materia complessa.
Ci sono strumenti, metodi, approcci adatti a ogni evenienza: per ordinare le idee, renderle operative e metterle alla prova.
La sesta giornata della 1° Stagione è dedicata al modo in cui si lavora nella progettazione culturale e agli strumenti fondamentali per farla.
Introduzione (9.30 / 11.00)
con Bertram Niessen, direttore scientifico di cheFare & Federica Vittori, responsabile progetti ed empowerment di cheFare
Ospite (11.15 / 13.00)
Politiche per la progettazione culturale, una nuova ecologia con Marco Minoja, direttore della Direzione Cultura del Comune di Milano
Testimonianza (14.00 / 15.45)
Progettazione culturale tra politica, terzo settore e territorio con Sandra Aloia, responsabile Missione Partecipazione, Obiettivo Cultura di Fondazione Compagnia di San Paolo
Sintesi (16.00 / 17.30)
Laboratorio a cura di Bertram Niessen, direttore scientifico di cheFare & Federica Vittori, responsabile progetti ed empowerment di cheFare
La giornata finale della 1° Stagione è dedicata a ricomporre gli apprendimenti costruiti durante il ciclo, riorganizzandoli in un unico quadro e appofondire il lavoro sul campo svolto dai partecipanti nelle settimane precedenti.
Il laboratorio finale si svolgerà dalle 9.30 alle 17.30, a cura del team di cheFare.
Per prenotare un posto per la 1° Stagione del corso di cheFare, compila questo modulo. Al raggiungimento del numero minimo di iscritti, ti scriveremo una mail per finalizzare la tua iscrizione.
NOTA, 16 febbraio 2021: abbiamo raggiunto il numero massimo di partecipanti, da questo momento in poi ogni iscrizione inviata attraverso il modulo varrà per l’inserimento in lista d’attesa – qualora si liberi un posto – e/o per l’iscrizione alla newsletter di cheFare dedicata esclusivamente alle offerte formative.
Il corso si svolge completamente online. L’iscrizione al corso ha un costo di 800€ + IVA da pagare tramite bonifico bancario. L’iscrizione ti permette di accedere a una classe di 25 partecipanti per un ciclo di lezioni della durata di 60 ore, dal 4 marzo al 1 aprile 2021.
Il corso sarà attivato al raggiungimento del numero minimo di iscritti.
+ Come si svolge il corso? Il corso si svolge completamente online.
+ Quando inizia il corso? il corso inizia il 4 marzo 2021
+ Quanto costa il corso? Il corso ha un costo di 800€ + IVA da pagare tramite bonifico bancario. È possibile suddividere l’importo in due rate da saldare entro il 15 marzo 2021.
+ Fino a quando posso iscrivermi? Il limite massimo per le iscrizioni è il 25 febbraio 2021, o fino ad esaurimento posti.
+ Qual è il numero minimo di partecipanti? 15. La partenza del corso verrà confermata via mail agli iscritti al raggiungimento del numero minimo di partecipanti.
+ Qual è il numero massimo di partecipanti? 25.
+ Riceverò un attestato alla fine del corso? Al termine del corso verrà rilasciato un certificato di frequenza a coloro che saranno stati presenti almeno all’80% delle lezioni.
Per qualunque domanda, scrivici a quindi@che-fare.com.
La pandemia di Coronavirus ha stravolto i modi di fare cultura. Per costruirne di nuovi è necessario trarre ispirazione dalle sperimentazioni che stanno avvenendo in tutto il mondo durante questi mesi di quarantena.
35 protagonisti del mondo culturale ci hanno segnalato le loro pratiche preferite, che abbiamo raccolto in un'antologia di nuovi modi di fare cultura nel mondo, insieme al Polo del '900 e Simone Arcagni