Alberto Rollo (Milano, 1951) è uno scrittore, saggista e critico letterario italiano. Lavora attualmente presso la casa editrice Mondadori, nell’area della narrativa.
È stato direttore editoriale della Baldini&Castoldi e, per oltre vent’anni, Responsabile del Tascabile e Direttore letterario per la casa editrice Feltrinelli. Ha cominciato a occuparsi di lavoro editoriale alla fine degli anni Settanta nella sede milanese degli Editori Riuniti, diretta da Gian Carlo Ferretti.
Negli anni Ottanta e nei primi anni Novanta ha collaborato stabilmente con le pagine culturali del quotidiano “L’Unità”, occupandosi per lo più di letteratura anglo-americana. È stato fra i primi a riconoscere l’estrema vitalità della giovane letteratura israeliana. Fra il 1971/72 ha frequentato la Scuola del Piccolo Teatro di Milano.
Negli anni Ottanta ha scritto teatro per ragazzi e nel 1992 ha firmato la piéce teatrale Tempi morti, andata in scena al Teatro Filodrammatici di Milano. E più tardi un dramma, Gli ultimi giorni di Lorenzo Mantovani. Ha collaborato con la GBstudio per la realizzazione di video culturali e documentari.
È stato fra i fondatori e i collaboratori della rivista “Peripezie”, insieme, fra gli altri, a Giuseppe Trotta, Giovanni Bianchi, Bepi Tomai e Fabio Milana.
È stato collaboratore e quindi co-direttore (insieme a Marcello Flores) di “Linea d’Ombra”, mensile fondato da Goffredo Fofi. Ha tradotto autori inglesi e americani contemporanei, come Washington Irving, Jonathan Coe, Harold Brodkey, Steven Millhauser, nonché la autobiografia di Frank Capra, Il nome sopra il titolo (minimum fax 2015).
È attualmente membro della Associazione intitolata a Giovanni Testori, insieme a Davide Dell’Ombra, Giuseppe Frangi, Alain Toubas e Giovanni Agosti. È inoltre membro della giuria italiana del Premio Raduga.
Ha esordito nella narrativa nel 2016 con Un’educazione milanese (Manni Editori), che ha vinto il Premio Alvaro-Bigiaretti e il Premio nazionale letterario Pisa (2017) ed è stato finalista al Premio Strega, al Premio Stresa e al Premio Chianti. Collabora saltuariamente con i quotidiani “la Repubblica” e “La Stampa”.
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