Un seminario per scoprire come policy maker ed enti erogatori stanno trasformando il loro modo di supportare i nuovi centri culturali. L’incontro sarà trasmesso dagli spazi de lo ZAC! di Ivrea in diretta streaming sulla pagina Facebook di cheFare.
Da alcuni anni – con obiettivi, metodi e lenti interpretative diverse – policy maker ed erogatori in Italia sostengono in modi diversi i nuovi centri culturali e i presidi civici.
Per alcuni il sostegno si è inserito all’interno di disegni più ampi legati all’innovazione sociale, culturale e civica. Per altri, è stato un’estensione di politiche territoriali legate alle Industrie Culturali e Creative o al terzo settore culturale. Per altri ancora, infine, si è trattato di un focus specifico di ricerca e sviluppo.
In tutti i casi, l’emergenza del Coronavirus ha impresso drastiche accelerazioni e trasformazioni nelle politiche dedicate. Da un lato, perché i nuovi centri culturali e i presidi civici sono spesso particolarmente fragili dal punto di vista della sostenibilità economica e le misure di distanziamento, precauzione e sanificazione imposte dal virus rischiano di stroncare troppo iniziative.
Dall’altro, perché il ripensamento della cultura e della coesione sociale in ottica territoriale e di prossimità sembra identificare nei nuovi centri culturali e nei presidi civici degli interlocutori ideali. Quindi, che fare?
Ne parliamo con Marco Minoja, Direttore Direzione Cultura, Comune di Milano, Sandra Aloia, Responsabile Missione Favorire partecipazione attiva, Fondazione Compagnia di San Paolo, Roberta Franceschinelli, Responsabile Area Cultura, Fondazione Unipolis, e Albino Ruberti, Capo Gabinetto del Presidente della Regione Lazio.
Questo incontro fa parte de laGuida, il Festival Itinerante attraverso l’Italia della cultura e della collaborazione promosso da cheFare, agenzia per la trasformazione culturale. laGuida è realizzata con il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo che, traendo spunto dall’agenda 2030 pensa ai nuovi centri culturali e ai presidi civici come spazi non solo di cultura ma anche di cittadinanza attiva. L’iniziativa ha inoltre il sostegno della Fondazione Unipolis.