Stiamo partecipando a un processo di riflessione all’interno del progetto Cultural and Creative Spaces and Cities (https://www.spacesandcities.com/). Il progetto esplora le possibilità di fare processi partecipativi per il policy-making e policy advice nell’ambito delle politiche culturali a livello europeo.
Nell’ambito di questo progetto, l’Asilo ha avviato un percorso di riflessione invitando persone che lavorano nell’ambito della cultura per poter scambiare pensieri sull’attuale panorama delle politiche culturali a livello locale, nazionale e in particolare europeo.

Bertram Niessen osserverà come in questi mesi stanno avvenendo grandi trasformazioni: alcune più evidenti, altre sotto il pelo dell’acqua.

Tra queste ultime c’è sicuramente una forte spinta neo-costituente che favorisce l’emergenza di nuove reti della cultura dal basso – e la trasformazione di quelle esistenti – come tentativo di risposta alle nuove forme di disuguaglianza e marginalità portate dalla pandemia.
L’intervento rifletterà su questa tensione emergente nel quadro più ampio delle opportunità e dei limiti dei beni comuni nella cultura e del superamento degli immaginari neo-liberisti su cui si sono basate per anni le politiche urbane della creatività.

22 maggio, dalle 17:00

Cultural and Creative Spaces and Cities, incontro con Bertram Niessen e l’Ex Asilo Filangieri

Stiamo partecipando a un processo di riflessione all’interno del progetto Cultural and Creative Spaces and Cities (https://www.spacesandcities.com/). Il progetto esplora le possibilità di fare processi partecipativi per il policy-making e policy advice nell’ambito delle politiche culturali a livello europeo.
Nell’ambito di questo progetto, l’Asilo ha avviato un percorso di riflessione invitando persone che lavorano nell’ambito della cultura per poter scambiare pensieri sull’attuale panorama delle politiche culturali a livello locale, nazionale e in particolare europeo.

Bertram Niessen osserverà come in questi mesi stanno avvenendo grandi trasformazioni: alcune più evidenti, altre sotto il pelo dell’acqua.

Tra queste ultime c’è sicuramente una forte spinta neo-costituente che favorisce l’emergenza di nuove reti della cultura dal basso – e la trasformazione di quelle esistenti – come tentativo di risposta alle nuove forme di disuguaglianza e marginalità portate dalla pandemia.
L’intervento rifletterà su questa tensione emergente nel quadro più ampio delle opportunità e dei limiti dei beni comuni nella cultura e del superamento degli immaginari neo-liberisti su cui si sono basate per anni le politiche urbane della creatività.

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