La periferia come area ai margini, ma al tempo stesso determinata rispetto ad un’urbanità definita e significativamente percepibile. La periferia dunque come confine, cornice di un luogo ed essa stessa luogo dell’anonimato, del dormire, ma non del riposo. Dell’abitare, ma anche dell’assenza.
Eppure la periferia è anche il centro di un movimento continuo e quotidiano, di un attraversamento spesso obbligato, ma dentro al quale è necessario e urgente ripristinare gli elementi dello sguardo.
periferia
pe·ri·fe·rì·a/
sostantivo femminile
La zona marginale di un’area geograficamente o topograficamente determinata, con particolare riferimento a un agglomerato urbano
Il quartiere Adriano quale parametro di un occhio fotografico che si posa sugli spazi, sulle case, sulle vie nuove e su quelle vecchie. Uno sguardo capace di ridefinire i contorni di una differenza che si fa spettro di continue sovrapposizioni possibili tra gli infiniti luoghi dell’abitare.
La definizione di Adriano diviene così l’occasione non per posare l’occhio su una generica periferia, ma per percepirne la differenza, definire la qualità sottile di uno spazio realmente abitato.
Le immagini fanno parte di un’indagine fotografica di Valentina Sommariva in divenire che si svilupperà attorno al quartiere Adriano di Milano. Seguiteci su cheFare.