Il governo non ha ancora emanato i decreti attuativi della legge 32/2022, che prevede agevolazioni per i giovani per l’acquisto o l’affitto di una casa. Forse perché mancano le risorse. A fornirle potrebbe essere la tassa sugli extra-ricavi delle banche.
Delega in attesa di attuazione
La ricomparsa delle tende montate dagli studenti universitari fuori sede nei piazzali degli atenei è il segno che la crisi del caro affitti persiste. I canoni elevati richiesti per una stanza o per un posto letto in una grande città universitaria sono una delle manifestazioni della più generale questione delle abitazioni, che resta irrisolta e della quale nessun governo finora si è seriamente occupato. Il ministro delle Infrastrutture, che ha la competenza in materia, periodicamente annuncia la presentazione di un piano casa, nel cui ambito potrebbe essere affrontato anche il problema della casa per gli studenti e per i giovani. Aspettando che il ministro Salvini dia corso al suo proposito, il governo potrebbe almeno occuparsi degli interventi previsti da norme in attesa di attuazione.
Tra queste rientrano quelle contenute nella legge 32/2022 di delega al governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia. In particolare, il comma 2 dell’articolo 5 prevede l’adozione da parte del governo di decreti legislativi che contengano: a) detrazioni fiscali sulle spese sostenute dalle famiglie per la locazione di abitazione “per i figli maggiorenni iscritti a corsi universitari, con particolare riferimento agli studenti fuori sede”; b) agevolazioni fiscali alle giovani coppie per la locazione o l’acquisto della prima casa.
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