Dov’è la cultura nella campagna elettorale per le elezioni europee?

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    I partiti europei hanno recentemente pubblicato i loro manifesti elettorali. C’è un notevole aumento dell’attenzione data alla cultura nelle loro campagne, rispetto agli anni precedenti. Nei manifesti per le elezioni del 2024, la cultura, l’arte e la creatività sono messe in evidenza in modi diversi, con riferimenti alle industrie creative, alle identità condivise, alla diversità culturale, alla libertà artistica e altro ancora.

    Il Partito Popolare Europeo (PPE) pone particolare attenzione al patrimonio culturale, su cui, secondo il partito, si basa il processo di integrazione europea. Il PPE mira a creare un Museo digitale della cultura europea che colleghi digitalmente i musei più importanti e a istituire un Fondo europeo per il patrimonio culturale. Essi considerano la cultura essenziale per lo “stile di vita europeo” e percepiscono il patrimonio culturale come un potenziale motore per il turismo. Leggi qui il manifesto del PPE.

    Il Partito dei Verdi europei si distingue per il riconoscimento del ruolo della cultura nell’immaginare soluzioni e guidare la trasformazione, al di là della mera strumentalizzazione della cultura per preservare o costruire identità. Danno priorità alla sperimentazione, alla libertà artistica e sostengono l’integrazione della cultura nel loro Green e Social Deal. Sottolineano inoltre l’importanza di promuovere il contributo della cultura alle “strategie di guarigione” della salute mentale. Per il Partito dei Verdi europei, non è solo il patrimonio culturale, ma anche “la nostra variegata e vibrante scena artistica” a costituire la spina dorsale dell’unità europea. Leggi il manifesto qui.

    Il documento dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) – la Visione Benedettina: una Carta per i Valori Conservatori – discute ampiamente i valori, ma non propone piani specifici per le politiche culturali. Esprimono preoccupazione per una “agenda globalista” e promuovono una “varietà di prospettive”. Per quanto riguarda le identità culturali e storiche, l’ECR sottolinea l’unicità degli Stati membri stessi e sottolinea l’importanza di garantire la loro sovranità nazionale. Leggi la visione di ECR qui.

    Il Partito Democratico Europeo affronta l’intersezione tra cultura e IA e promuove il concetto di “ricchezza culturale”, sottolineando come le iniziative artistiche possano contribuire alla prosperità generale. Sono anche l’unico partito che fa riferimento all'”economia creativa”. Leggi il loro manifesto qui.

     

    Immagine di copertina di Juliet Furst su Unsplash

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