È fondamentale inquadrare le biblioteche in una visione sistemica in cui non sono mai fini a sé stesse, ma sono un elemento utile per la buona tenuta di altri sistemi – il sistema della cultura, il sistema della salute, il sistema della formazione, il sistema della città – in relazione alla loro funzione fondamentale, mezzi per la crescita culturale, sociale, civile delle persone, della società tutta.

 

Una serie a cura di Chiara Faggiolani

Contesto

Quando chiediamo di dire agli utenti fortemente fidelizzati che cosa è per loro la biblioteca che frequentano emerge un capitale narrativo denso di storie in cui le biblioteche diventano punto di riferimento fondamentale per la propria crescita culturale e per la propria vita in generale. Una casa delle opportunità. 

Questa constatazione è un indizio circa un incredibile ossimoro di cui le biblioteche in Italia sono protagoniste. A fronte di un importante ampliamento del raggio d’azione delle stesse – oggetto di riflessione teorica ma anche concretizzato in tante piccole e grandi realtà – che vede le biblioteche sempre più posizionarsi come un mezzo per il benessere e la qualità della vita dei cittadini sulla strada delineata dall’Agenda 2030 e dai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, la percezione pubblica delle stesse non cambia e il numero di cittadini che le frequenta rimane decisamente troppo basso.

Analisi

L’immaginario statico e immobile che caratterizza le biblioteche è pericolosissimo ed è evidente il mancato riconoscimento anche politico di un fatto banale quanto fondamentale: le biblioteche sono un bene comune, uno spazio libero in cui è possibile apprendere ad apprendere, esercitare creatività e immaginazione, in cui è possibile contrastare ogni forma di analfabetismo – funzionale, di ritorno, emotivo – uno spazio gratuito e libero di socialità. Sarebbe importante che questa identità scarsamente riconosciuta fosse manifesta soprattutto in un momento in cui il ruolo “trasformativo” della cultura è riconosciuto alla base del progetto della Nuova Bauhaus Europea ed è al centro della Nuova Agenda Europea della Cultura che le assegna un ruolo chiave nella promozione della salute e del benessere come nell’inclusione sociale.

Quindi cheFare?

Accendiamo un faro sulle biblioteche quali luoghi di partecipazione culturale, inclusione sociale e quindi benessere e qualità della vita. Inquadrate in una visione sistemica le biblioteche non sono mai fini a sé stesse, ma sono un elemento utile per la buona tenuta di altri sistemi – il sistema della cultura, il sistema della salute, il sistema della formazione, il sistema della città – in relazione alla loro funzione fondamentale, mezzi per la crescita culturale, sociale, civile delle persone, della società tutta.

 

ANNO: 2022
TIPOLOGIA: Percorso Editoriale 

Tutti i nostri progetti sono pensati per creare le nuove forme di impatto culturale e lo facciamo insieme a comunità, organizzazioni e istituzioni — se questo progetto ti è piaciuto e vorresti svilupparne uno simile, contattaci per email e parliamone.

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