Contesto
È facile prevedere che una parte della risposta nei prossimi due anni sarà l’aumento esponenziale delle esperienze culturali all’aperto. Da un lato, tutta una serie di pratiche culturali che siamo abituati a fruire in spazi chiusi dovranno trovare modi di reinventarsi all’aperto: mostre, concerti, spettacoli teatrali saranno sempre di più nei parchi, nelle piazze, nei parcheggi. Dall’altra, probabilmente si consolideranno molte pratiche culturali che oggi sono considerate sperimentali e di nicchia, come le proiezioni sulle facciate degli edifici (video mapping), le installazioni artistiche nelle vetrine, le performance musicali diffuse, le forme miste tra mondo digitale e mondo reale.