I partner del progetto Ready Steady Go! aprono un bando per partecipare a un viaggio di apprendimento di 10 mesi che accoglierà 14 artisti e professionisti culturali del Mediterraneo.
Con l’obiettivo di promuovere una mobilità inclusiva, questo bando è dedicato ad artisti e professionisti della cultura interessati allo sviluppo di progetti che prevedano una mobilità internazionale all’interno e all’esterno della propria regione.
Attraverso workshop, sessioni di capacity building e incontri internazionali, Ready Steady Go! mira a sostenere i partecipanti nell’identificazione e nella richiesta di finanziamenti per la mobilità e ad aumentare il loro accesso alla scena internazionale.
Il bando è aperto fino al 5 gennaio 2024.
Ready Steady Go! è sviluppato dal Fondo Roberto Cimetta in collaborazione con Liv.in.g (IT), Busart (GR), Al Badil (TU), Amuni (FR).
Foto di Cristian Escobar su Unsplash
A chi si rivolge:
Artisti e professionisti culturali di età inferiore ai 30 anni e risiedenti nei Paesi del Mediterraneo.
Obiettivo generale:
L’obiettivo è quello di promuovere una mobilità inclusiva tramite la realizzazione di progetti di mobilità internazionale.
Richiesta:
I candidati devono presentare un progetto artistico/culturale che si svolga nel loro territorio e che comporti una mobilità internazionale da/verso il loro territorio. Il progetto di mobilità può riguardare la preparazione di un progetto artistico/culturale, la partecipazione ad una ricerca, la partecipazione ad un incontro con artisti o professionisti con l'obiettivo di creare un network, un progetto di formazione/educazione artistica e professionale.
Deadline:
05/01/2024
Cosa offre:
Un viaggio di apprendimento di 10 mesi che intende incrementare l’accesso dei partecipanti alla scena internazionale, con il fine di svilupparne la carriera.
Requisiti:
I candidati devono risiedere nei seguenti paesi: Portogallo, Spagna, Italia, Francia, Croazia, Malta, Grecia, Cipro, Serbia, Bosnia, Albania, Kosovo, Macedonia, Marocco, Tunisia, Libia, Algeria, Egitto, Turchia, Libano, Palestina, Giordania, Siria.
In particolare, in "aree remote", cioè poco integrate nei circuiti internazionali.
È richiesta inoltre una buona conoscenza della lingua inglese.