L’8° appuntamento con il ciclo di incontri Rosetta. Un progetto culturale nomade – ideato da cheFare e Casa della Cultura con Fondazione Cariplo – è Mercoledì 8 Novembre 2017 al Fablab OpenDot, in via Tertulliano 70 a Milano.
In che modo l’evoluzione di macchine e produzione hanno cambiato le relazioni sociali?
Per porci questa domanda ci ritroveremo in un fablab: uno spazio di ricerca e sperimentazione aperto a tutti dove si utilizzano nuove tecnologie di prototipazione rapida e fabbricazione digitale.
L’incontro seguirà la traccia delle trasformazioni di Milano: dalla città-fabbrica alla nuova città 4.0.
Programma
19.00 – Rosetta va in paradiso – conversazione
Partecipano:
Enrico Bassi – docente di fabbricazione digitale e tecnologie produttive, OpenDot.
Giorgio Falco – scrittore, autore di “Ipotesi di una sconfitta”, Einaudi.
Andrea Fumagalli – professore di Economia Politica, Università di Pavia, Advisory Board Manifattura 4.0 Comune di Milano.
Cecilia Manzo – ricercatrice di Sociologia Economica, Università di Firenze, Advisory Board Manifattura 4.0 Comune di Milano.
Modera Andrea Daniele Signorelli – giornalista
21.00 – Dj set di Matteo Saltalamacchia
Partecipazione gratuita su prenotazione
In che modo il rapporto tra persone e macchine ha cambiato la dimensione del lavoro? Se nella teoria classica la macchina era lo strumento principe dell’alienazione, nella nuova narrazione della Manifattura 4.0 e dei suoi strumenti, la macchina è il falò intorno al quale si sviluppano le relazioni sociali tra gli utenti, spesso indicati col nome di “community”: la macchina è il cuore delle nuove manifatture.
Si possono mettere in crisi entrambe le narrazioni. La fabbrica è stata anche lo spazio e il laboratorio della riflessione politica e culturale che ha portato alla trasformazione delle condizioni di lavoro, in chiara opposizione con la dimensione alienante. Per quanto riguarda invece la rappresentazione narrativa della manifattura 4.0, quanto questa riflessione sulla “community” è pratica solidaristica di scambio e quanto invece è tesa, ancora una volta, allo sfruttamento?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi che svilupperemo nel corso dell’incontro in uno spazio che è uno degli esempi più interessanti di queste trasformazioni.