Rosetta alla conquista dello spazio.
Appunti per un diritto alla città

Il 9° appuntamento con il ciclo di incontri Rosetta. Un progetto culturale nomade, ideato da cheFare e Casa della Cultura con Fondazione Cariplo, è Mercoledì 13 Dicembre 2017 a Macao, in Viale Molise 68 a Milano.

In un centro per le arti in cui artisti e cittadini si uniscono e inventano un nuovo sistema di regole per una gestione condivisa e partecipata, ci chiederemo se esiste un “diritto alla città” e come si configura.

Programma
19.00 – Rosetta alla conquista dello spazio. Conversazione
Introduce Emanuele Braga per Macao

Partecipano:
Michel Bauwens – scrittore, attivista, fondatore della P2P foundation
Tito Faraci – fumettista e scrittore
Enzo Mingione – professore di sociologia economica, Università di Milano-Bicocca, presidente della Fondazione Bignaschi
Eva Neklyaeva – direttrice del Festival di Santarcangelo.

Modera Bertram Niessen – direttore scientifico di cheFare

21.00 – Djset di Matteo Saltalamacchia

L’Evento Facebook è qui: iscriviti, invita i tuoi amici, spargi la voce e vieni a Rosetta!

Come declinare nelle pratiche politiche e sociali del quotidiano un “diritto alla città”?
Secondo Lefebvre, “Il diritto alla città si presenta come forma superiore dei diritti, come diritto alla libertà, all’individualizzazione nella socializzazione, all’habitat e all’abitare. Il diritto all’opera (all’attività partecipante) e il diritto alla fruizione (ben diverso dal diritto alla proprietà) sono impliciti nel diritto alla città”.

Questa definizione ci permette di interrogarci su alcune questioni centrali nella storia dello spazio che ci ospita come nella nostra quotidianità: come si costituisce sotto un profilo squisitamente giuridico la “città come bene comune”?
Gli scambi e la condivisione (e il peer to peer) possono cambiare l’accessibilità degli spazi e arricchire questo diritto? Ci sono narrazioni che sfidano lo status quo delle città? In che modo gli spazi urbani includono o escludono? Si può ancora parlare della città di tutte e tutti? Quali territori possono essere adibiti alla produzione artistica e culturale?

Questi sono solo alcuni degli interrogativi che svilupperemo nel corso dell’incontro a Macao, uno dei simboli più interessanti di queste tematiche.

macao milano rosetta alla conquista dello spazio

Mercoledì 13 dicembre 2017

Macao, Milano. Rosetta alla conquista dello spazio

Rosetta alla conquista dello spazio.
Appunti per un diritto alla città

Il 9° appuntamento con il ciclo di incontri Rosetta. Un progetto culturale nomade, ideato da cheFare e Casa della Cultura con Fondazione Cariplo, è Mercoledì 13 Dicembre 2017 a Macao, in Viale Molise 68 a Milano.

In un centro per le arti in cui artisti e cittadini si uniscono e inventano un nuovo sistema di regole per una gestione condivisa e partecipata, ci chiederemo se esiste un “diritto alla città” e come si configura.

Programma
19.00 – Rosetta alla conquista dello spazio. Conversazione
Introduce Emanuele Braga per Macao

Partecipano:
Michel Bauwens – scrittore, attivista, fondatore della P2P foundation
Tito Faraci – fumettista e scrittore
Enzo Mingione – professore di sociologia economica, Università di Milano-Bicocca, presidente della Fondazione Bignaschi
Eva Neklyaeva – direttrice del Festival di Santarcangelo.

Modera Bertram Niessen – direttore scientifico di cheFare

21.00 – Djset di Matteo Saltalamacchia

L’Evento Facebook è qui: iscriviti, invita i tuoi amici, spargi la voce e vieni a Rosetta!

Come declinare nelle pratiche politiche e sociali del quotidiano un “diritto alla città”?
Secondo Lefebvre, “Il diritto alla città si presenta come forma superiore dei diritti, come diritto alla libertà, all’individualizzazione nella socializzazione, all’habitat e all’abitare. Il diritto all’opera (all’attività partecipante) e il diritto alla fruizione (ben diverso dal diritto alla proprietà) sono impliciti nel diritto alla città”.

Questa definizione ci permette di interrogarci su alcune questioni centrali nella storia dello spazio che ci ospita come nella nostra quotidianità: come si costituisce sotto un profilo squisitamente giuridico la “città come bene comune”?
Gli scambi e la condivisione (e il peer to peer) possono cambiare l’accessibilità degli spazi e arricchire questo diritto? Ci sono narrazioni che sfidano lo status quo delle città? In che modo gli spazi urbani includono o escludono? Si può ancora parlare della città di tutte e tutti? Quali territori possono essere adibiti alla produzione artistica e culturale?

Questi sono solo alcuni degli interrogativi che svilupperemo nel corso dell’incontro a Macao, uno dei simboli più interessanti di queste tematiche.

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