Così le società di consulenza globali infantilizzano i governi

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    Da decenni il lavoro di Mariana Mazzucato illumina con sguardo acuminato e sferzante le storture più insoffribili dell’economia mondiale, della finanza, della governance della globalizzazione. E propone visioni che, indiscutibilmente, meritano considerazione per il loro aggancio alla realtà, e adesione al senso della funzione pubblica. Questa volta l’economista e docente allo University College London, dove dirige l’Institute for Innovation and Public Purpose, ha puntato l’attenzione sulle società di consulenza – McKinsey, Deloitte, KPMG e poche altre – che in un batter d’ali, nella struttura di grandi multinazionali ormai, hanno conquistato un potere gigantesco nell’economia contemporanea.

    Abbiamo incontrato Mariana Mazzucato a Roma in occasione del lancio del suo ultimo libro edito per l’Italia da Laterza, Il grande imbroglio. L’indagine accurata sul ruolo di queste società di consulenza, a cui i governi affidano sempre più di frequente il disegno e la gestione degli orizzonti strategici da perseguire, è una denuncia implacabile contro il fenomeno dell’inarrestabile svilimento dell’interesse generale, sia a livello di Paesi che sul piano delle realtà internazionali, nell’arrendevolezza all’inganno esercitato dalle società di consulenza, che si presentano come depositarie di competenze spesso inesistenti.

     

    Immagine di copertina di Ehud Neuhaus su Unsplash

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