La partecipazione alla gestione del patrimonio culturale. Una giornata di studi

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    La gestione dal basso del patrimonio culturale, il ruolo delle comunità per una gestione sostenibile, quali strumenti per attuare innovazione e quali competenze professionali per la partecipazione.

    Questi i temi su cui si svilupperà la Giornata di studi “La partecipazione alla gestione del patrimonio culturale. Esperienze di comunità tra competenze e strumenti” che si terrà il prossimo 4 maggio promossa dalla Fondazione Scuola dei Beni e delle attività culturali. Qui il programma

    Di fatto un’occasione di analisi e confronto con esperti, istituzioni e comunità di cittadini sui temi della partecipazione alla gestione culturale.

    La giornata sarà introdotta dai saluti istituzionali di Vincenzo Trione e di Alessandra Vittorini, rispettivamente Presidente e Direttore della Fondazione e costituisce quindi un’occasione di approfondimento e sviluppo sul tema grazie a un panel eterogeneo di relatori che, nell’arco dell’intera giornata, focalizzeranno le proprie riflessioni su quattro temi.

    Una rete di comunità ed esperienze animata da tante storie e voci su cui la Fondazione ha da tempo concentrato il proprio impegno attraverso la ricerca “La partecipazione alla gestione del patrimonio culturale. Politiche, pratiche ed esperienze”.

    La ricerca ha analizzato i casi di partecipazione alla gestione del patrimonio culturale su scala nazionale con l’obiettivo di individuarne ostacoli e fattori abilitanti per arrivare a immaginare percorsi formativi che possano sostenere e animare queste esperienze di partecipazione attiva alla cura del patrimonio.

    Partendo infatti dalla rivoluzione culturale che la Convenzione di Faro, ratificata in Italia nel 2020, ha contribuito a generare sul tema della partecipazione alla gestione del patrimonio culturale che si esprime anche grazie al coinvolgimento diretto dei cittadini e delle comunità dei territori.

    Partendo da un’iniziale fase di osservazione e ascolto la ricerca ha consentito, attraverso una rilevazione online tramite autocandidature, la mappatura di 260 esperienze di comunità che operano sul territorio nazionale ispirate dai principi della Convenzione di Faro, per poi arrivare a un’analisi conoscitiva approfondita su una selezione di 117 casi studio.

    Tra i numerosi e interessanti risultati della ricerca, spicca l’impatto positivo che l’intervento delle comunità di patrimonio genera su vari livelli:

    • accessibilità: anche grazie all’intervento delle comunità di patrimonio, sono stati resi accessibili il 78% dei siti precedentemente non visitabili.
    • inclusione sociale: la partecipazione attiva dei cittadini alle comunità di patrimonio del proprio territorio è trasversale rispetto all’età dei partecipanti, ovvero rappresenta sia un’opportunità di avviamento al lavoro e di crescita per i giovani professionisti di settore fino ad essere un’occasione di impegno attivo per le persone che hanno raggiunto o si avviano verso l’età pensionabile.   

      

    • valorizzazione del patrimonio diffuso nel territorio: la maggior parte delle comunità, in particolare nel meridione, operano in territori piccoli, valorizzando la straordinaria diffusione del patrimonio italiano.

    Tutti i dati sono confluiti in una StoryMap Mappa delle comunità pubblicata sul sito istituzionale della Fondazione, mentre la narrazione e la divulgazione sono state affidate a una serie Podcast disponibile su Spotify e sulle principali piattaforme.   

    La partecipazione alla giornata di studi di Giovedì 4 Maggio, presso l’Auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, sarà dunque un’occasione di particolare interesse per conoscere i risultati di tale ricerca, e rappresenta anche un’importante momento pubblico di dialogo e confronto con le istituzioni, gli esperti e le comunità che si fanno carico, su scala nazionale, della cura e gestione del patrimonio culturale.

    Modalità di partecipazione:

    In presenza

    Auditorium ella Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Viale Castro Pretorio, 105.

    L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti. Si consiglia la prenotazione al seguente form entro le ore 12:00 del 3 maggio 2023:https://arcg.is/1HTSu10

    Da remoto

    su fad.fondazionescuolapatrimonio.it previa registrazione alla piattaforma.

     

    Immagine di copertina: ph. iSAW Company da Unsplash

    Note