Isaiah Berlin, il filosofo del ventesimo secolo, ha trascorso gran parte della sua vita sostenendo che non possiamo avere tutto. In ogni importante questione sociale, i valori utili si scontrano invariabilmente: libertà e uguaglianza, giustizia e misericordia, imparzialità e amore. Tali collisioni, ha scritto Berlin, sono “un elemento intrinseco e inamovibile nella vita umana” e la realizzazione di alcuni fini “deve inevitabilmente comportare il sacrificio di altri”. Ma ha anche affermato che possiamo attenuare l’impatto di questo “pluralismo di valori”. Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di “mantenere un equilibrio precario che impedisca il verificarsi di situazioni disperate, di scelte intollerabili, questo è il primo requisito per una società dignitosa”.

Durante la pandemia, pochi problemi hanno chiarito i compromessi che dobbiamo affrontare come le interruzioni dell’istruzione. Questo mese, più di un milione di bambini sono tornati nelle scuole pubbliche di New York. Si sono uniti agli studenti di tutto il paese che, per la prima volta dal 2019, hanno iniziato l’anno scolastico senza un grave covid restrizioni: nessun mandato di maschera universale, protocolli di distanziamento fisico, quarantene obbligatorie o apprendimento a distanza. Ma fanno parte di una coorte che ha subito perdite storiche nel rendimento scolastico. Secondo i dati del Dipartimento dell’Istruzione, i punteggi di lettura per i bambini di nove anni della nazione sono diminuiti quest’anno del margine più ampio in tre decenni; i loro punteggi in matematica sono diminuiti per la prima volta mai registrato. Questi risultati sono particolarmente preoccupanti alla luce della ricerca che mostra che le competenze di terza elementare hanno un’influenza fondamentale sui risultati della vita, come la probabilità di diplomarsi al liceo, il rischio di essere incarcerati e la capacità di guadagnare un salario di sussistenza.

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