Marco Nicotra è un graphic designer e ha fondato Bolo Paper, una casa editrice indipendente. Weronika Wolinska è una grafica che, dopo aver frequentato l’accademia di belle arti di Danzica, è approdata a Milano.
Dal 2015 hanno spostato la loro sede lavorativa alla Tipografia Reali, fondata nel 1912 dalla famiglia di Aldo, l’erede che ancora porta avanti l’antico mestiere.
Marco ha conosciuto la tipografia Reali come cliente perché ci passava molto tempo a stampare le sue cose e oltre a subire il fascino del posto ha creato un rapporto molto costruttivo con Aldo. Pian piano lo spazio è diventato per Marco un punto fisso tanto da farlo diventare il suo studio.
Oggi, insieme a Weronika e altre due persone gestisce la parte collaterale alla tipografia che riguarda un’area dedicata a laboratori di stampa, un’area bookshop di autoproduzioni e un’area di co-working analogico. Dando nuova vita ad uno spazio che, pur mantenendo la propria identità, ora si sta profondamente innovando.
Per i ragazzi che convivono con lui nel suo spazio, Aldo è un punto di riferimento. È un artigiano che da solo ha imparato il mestiere e ha costruito tutto quello che si vede in tipografia. Una sorta di inventore che riesce ad insegnare molto anche in un’era digitale a dei giovani che da poco si stanno confrontando con il mondo del lavoro creativo.
In cambio loro mettono a disposizione quel che sanno, gestendo la comunicazione, il sito internet e la pagina Facebook. Questo permette ad Aldo di continuare a fare il suo lavoro facendosi conoscere attraverso nuovi canali e linguaggi. Questa organizzazione, poi, permette a Weronika di organizzare i suoi workshop di stampa e a Marco di gestire la sua casa editrice indipendente.
La vita del cortile dove si trova la tipografia è molto viva, ci sono altri artigiani e tutti si conoscono da molto tempo e hanno costruito negli anni un rapporto di scambio umano e professionale. È nato così una sorta di microcosmo delle relazioni in periferia. Il giorno dell’inaugurazione, infatti, molti vicini di casa erano presenti per vedere come fosse cambiata la tipografia e quale fosse la novità.
E la novità è che a Milano esistono luoghi come questo che, mantenendo viva la tradizione, stanno provando a reinventarsi grazie a creativi capaci di sporcarsi le mani per imparare un vero mestiere.