Questo articolo è stato originariamente pubblicato su Exibart.
In una Triennale deserta, il 22 giugno, si è assistito al making of di un Turbo Film magistralmente diretto in due dimensioni, quella della regia da remoto, tramite la piattaforma Meet, e quella performativa reale: attraverso una regia multipla e a distanza, il collettivo Alterazioni Video, in collaborazione con NO TEXT Azienda, ha presentato I NUMERI NON VENGONO CHIAMATI IN ORDINE NUMERICO. Il progetto, curato da Davide Giannella e Matteo Balduzzi, curatore Museo di Fotografia Contemporanea, è stato montato e sonorizzato in diretta tra Milano, New York, Berlino, Faro e Palermo.
«Un organismo fatto di pixel, suoni e sudore, nato in pieno lockdown, si è diffuso attraverso le piattaforme digitali, incarnando dati, immagini e tabù nella penombra di molteplici appartamenti sparsi per il pianeta», spiegano da Alterazioni Video. I NUMERI NON VENGONO CHIAMATI IN ORDINE NUMERICO è un film in progress, che ha visto la propria origine durante il lockdown e la sua consacrazione – e gloriosa morte – alla Triennale di Milano.