Guy Debord nasce a Parigi nel 1931 e all’età di quattro anni rimane orfano di padre. Studia a Cannes e all’età di diciotto anni ritorna a Parigi, dove scopre il surrealismo e le avanguardie artistiche e letterarie. Si unisce al gruppo di Isidore Isou. Nel 1952 l’ala radicale del lettrismo si stacca dalle posizioni del suo fondatore Isou, e Debord dà vita all’Internazionale Lettrista.
Nell’aprile del 1957, a Cosio D’Arroscia (IM), Debord partecipa alla fondazione dell’Internazionale Situazionista, che unisce una serie di movimenti artistici europei in una critica radicale della società capitalistica e dell’industria culturale. Gli strumenti individuati per superare l’arte borghese sono quelli della psicogeografia, dell’urbanismo unitario e del détournement.
Nel 1967 scrive il suo saggio più celebre, La società dello spettacolo, che denuncia profeticamente il potere di controllo esercitato dai mezzi di comunicazione di massa e la trasformazione dei lavoratori in consumatori nel sistema economico capitalista.
Tra il 1952 e il 1978 Debord dirige tre lungometraggi e tre cortometraggi; viaggia molto e visita spesso l’Italia, in particolare durante gli anni di piombo, e nel 1977 ne viene espulso con l’accusa di fomentare la violenza.
Muore suicida nel 1994 nella sua casa di Champot-Bas, una località dell’Alta Loira, con un colpo di pistola al cuore.
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