In Parlamento esiste una sorta di “segregazione di genere”, con le donne che si occupano spesso di temi legati alla famiglia. Né basta aumentare il numero delle parlamentari per cambiare prospettiva. I risultati di una ricerca sui dibattiti alla Camera.
Donne in politica
La politica italiana, nell’ultimo anno, sembra essersi tinta di rosa. I volti della maggioranza di governo e dell’opposizione sono quelli di due donne, benché molto diverse tra loro e nel modo col quale rivendicano il proprio essere donna: Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Sul tema donne e politica, tutto risolto quindi? Purtroppo, no: gli stereotipi e le discriminazioni di genere che si rintracciano nel mercato del lavoro e nelle relazioni sociali trovano spazio anche in politica e rendono la professione di politico più impegnativa se a svolgerla è una donna.
Lavori empirici condotti nelle democrazie occidentali hanno mostrato, ad esempio, che le donne, per essere candidate a una posizione elettiva, devono in media soddisfare requisiti più elevati e competere in contesti più complessi rispetto agli uomini. Ma le difficoltà non finiscono col reclutamento. Le donne che riescono ad accedere a incarichi politici e istituzionali tendono a essere confinate in posizioni di minor prestigio e a occuparsi di tematiche di più basso profilo rispetto ai colleghi uomini.
Se ci concentriamo sui parlamenti, poi, numerosi studi hanno messo in luce come, nelle principali democrazie occidentali, le donne tendano a intervenire più raramente, a fare discorsi più brevi e siano più spesso interrotte. Si riscontra, infine, una specializzazione di genere su diverse aree di policy, che in parte riproduce lo stereotipo che vuole le donne più competenti in materie riconducibili alla sfera domestica e della cura, e gli uomini più competenti in materie legate alla sfera pubblica.
La specializzazione di uomini e donne
In un articolo appena pubblicato in open access sulla rivista scientifica Politics & Gender, abbiamo misurato l’attenzione che i deputati italiani rivolgono a diversi temi di policy nelle sedute plenarie della Camera dei deputati dal 1948 al 2020. In particolare, abbiamo utilizzato metodi di analisi del testo automatizzata per scoprire di cosa parlano (topic modelling) i parlamentari e che linguaggio utilizzano per farlo (word embeddings).
Foto di Hulki Okan Tabak su Unsplash