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“Bagliore”, edito dal Saggiatore e curato dall’agenzia cultura cheFare, riunisce sei racconti di giovani scrittori che si sono immersi nella vita quotidiana dei Bagni Pubblici di via Agliè a Torino, degli spazi del Cre.Zi. Plus a Palermo, dell’ExFadda a San Vito dei Normanni, dell’Ex Villaggio Eni a Borca di Cadore, delle Officine Culturali a Catania, di Pollinaria a Civitella Casanova.
Per saperne di più di questo progetto abbiamo intervistato Bertram Niessen, direttore dell’agenzia di trasformazione culturale cheFare.
Cos’è Bagliore e come è nata l’idea?
Bagliore è un libro edito da Il Saggiatore e curato da cheFare. È il risultato di un programma di residenze artistiche per scrittrici e scrittori under 35 in sei nuovi centri culturali in Italia: un percorso di 5 mesi che ci ha portato scrivere un libro-inchiesta sui nuovi centri culturali. Alla call di Bagliore hanno risposto 459 scrittrici e e scrittori, che sono poi stati selezionati da una giuria di qualità composta da Claudia Durastanti, Paolo Di Paolo, Andrea Gentile, Marilù Manta e Giacomo Giossi.
È un progetto al quale teniamo molto perché siamo convinti che ci sia un’assoluta necessità di raccontare i nuovi centri culturali fuori dalle retoriche un po’ stantie delle “cose da ragazzi”, da liquidare battendo una mano sulla spalla. Per noi nuovi centri culturali sono una realtà cruciale per l’Italia, e volevamo raccontarli nel modo più adeguato. È per questo che questo che quando è uscito il bando “Per Chi Crea” di MiBAC e di SIAE – che finanziato Bagliore – abbiamo scritto e presentato il progetto assieme a Il Saggiatore con grande convinzione.