Tournée da Bar: si riparte da Torino

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    Nella puntata precedente:

    Barista: “Ma come fai?”
    Davide: “Beh, studio la parte a memoria e poi me la gioco con il pubblico”
    Barista: “No, intendevo: come fai a scegliere i bar dove fare lo spettacolo?”
    Davide: “In effetti è un po’ complesso…”
    Barista: “E poi metterli uno in fila all’altro, dev’essere un macello!”
    Davide: “Guarda, se ti raccontassi la mia giornata di ieri non ci crederesti”.

    Ore 8.00 – Sveglia a Torino, a casa di Edoardo: è sabato. Davide si trova in città per organizzare le tappe della Tournée da Bar – che dal 6 al 13 novembre si fermerà nel capoluogo piemontese – e ha trovato ospitalità da Edoardo Montenegro, co-founder e community manager di TwLetteratura, una piattaforma di social reading con cui Tournée da Bar è entrata in contatto grazie a SmartIt (cooperativa mutualistica per artisti di cui sia Davide sia Edoardo sono soci) ed in occasione della raccolta voti per il bando cheFare a cui tutti e due i progetti hanno partecipato. Da questo incontro è nato anche un progetto di collaborazione, che prevede per il futuro che i testi teatrali messi in scena da Tournée da Bar possano essere caricati sulla piattaforma di social reading Betwyll, dalla quale potranno poi essere letti e commentati interagendo con altri lettori. L’obiettivo è duplice: da una parte attivare nuovi utenti per TwLetteratura, dall’altra consentire a Tournée da Bar di proseguire il rapporto con gli spettatori anche dopo la fine dello spettacolo, sviluppando un percorso culturale di audience engagement. In questa occasione, la solidarietà tra “startuppari” è di stampo pratico: essendo Edoardo di Torino, ha ospitato Davide a casa sua dandogli anche una mano a trovare i vari locali ai quali proporre la Tournée. La sera prima, quindi, hanno girato assieme per Torino prendendo accordi con locali come Samo, il Blah Blah e il De Amicis Art Bistrot.

    Ore 9.30 – Dopo aver preso assieme un caffè, Edoardo e Davide si salutano: il primo si dirige verso la banca presso la quale lavora, il secondo inizia il tour di locali previsto per la giornata. La prima tappa è al Bar Massaua, ma la proposta di Davide non convince i gestori: c’è la preoccupazione che l’iniziativa possa non portare pubblico (nonostante venga mostrato loro come altrove abbia avuto successo). Non è un rifiuto completo e c’è uno scambio di contatti, ma Davide sa che sarà molto difficile riuscire a inserirli in calendario.

    Ore 10.30 – Tappa in una delle tante Case del Quartiere di Torino, quella dei Bagni Pubblici di via Agliè. Una bella realtà in una zona difficile come la Barriera di Milano: oltre al servizio docce a prezzi bassissimi, sfruttato dalle persone più in difficoltà, questo spazio offre sportelli di accoglienza e aiuto, una sartoria che organizza laboratori, un luogo in cui rilassarsi ed entrare in contatto con gli abitanti del quartiere e altro ancora. Una volta decisa la data in cui si terrà la Tournée da Bar, ci si accorda anche per uno “scambio di favori e servizi” che ricorda da lontano l’economia circolare: in cambio di uno sconto sul cachet, i Bagni Pubblici offriranno a Davide e ai suoi compari dei buoni pasto per pranzare gratuitamente in quattro occasioni nel loro ristorante. Prima di salutarsi, i gestori danno un consiglio a Davide: “Devi assolutamente andare a vedere la Casa del quartiere di San Salvario”.

    11.30 – Prima di recarsi a San Salvario, però, il giro di Torino prevede di passare anche al Caffè Basaglia di via Mantova: un circolo Arci che prende il nome dal ministro che riformò gli ospedali psichiatrici italiani e che oggi è gestito da volontari e da pazienti psichiatrici. I ragazzi che lo gestiscono, però, non hanno ancora iniziato a lavorare alla programmazione della prossima stagione: c’è uno scambio di contatti con la promessa di risentirsi tra qualche giorno.

    12.40 – Per la pausa pranzo, Davide ne approfitta e si reca alla Casa del quartiere di San Salvario. Nel ristorante, in effetti, si mangia benissimo; ma il luogo offre molto di più: un cortile interno dove i genitori possono lasciare in tranquillità i bambini a giocare mentre loro prendono un aperitivo, laboratori culturali e molto di più. Dopo pranzo, Davide sale negli uffici per parlare della sua Tournée; ma non c’è molto da spiegare: anche le Case del quartiere hanno partecipato al bando CheFare, vincendo l’edizione 2014, e per questo hanno presente quale sia l’iniziativa che Davide sta portando in giro. Dopo essersi accordati per una data, anche in questo caso entra in gioco uno scambio di favori: in cambio di uno sconto sul cachet, i ragazzi della Casa del quartiere daranno una mano dal punto di vista della promozione, sia in rete, sia distribuendo sul territorio i sempre fondamentali volantini.

    14.25 – Su segnalazione di San Salvario, Davide va a vedere una terza Casa del quartiere: la Cascina Roccafranca. Il responsabile, però, al momento non è presente. Bisognerà risentirsi, ma la data viene preventivamente inserita in coda al calendario nella speranza di programmarla anche all’ultimo momento.

    15.15 – Tappa allo spazio multifunzionale Via Baltea 3: laboratori artigianali, corsi di danza, coworking, scuole di teatro. Insomma, è una fermata obbligata per la Tournée da Bar. Fissata la data, si decide anche che sarà il Baltea a coprire la restante parte di pranzi (le cene, invece, sono sempre coperte dai luoghi in cui si tiene lo spettacolo la sera stessa). Approfittando dei loro ottimi centrifugati di frutta, Davide si ferma nella caffetteria, lavorando una mezz’ora per rispondere ad alcune mail del fund-raiser, che è in pressing su Davide fin dalla mattina.

    16.40 – Pausa al supermercato, dove Davide compra una bottiglia di amaro San Simone da portare a casa. Il San Simone, in effetti, è molto diffuso in Piemonte, ma altrove è quasi impossibile trovarlo.

    17.15 – All’ Amantes Davide non riceve l’accoglienza che si aspetta: “Piuttosto che fare teatro organizzo un torneo di scopone scientifico”, gli spiega il gestore. Non c’è verso di fargli cambiare idea, nemmeno mostrandogli i ritagli di giornali, i video sul tablet degli spettacoli che si sono tenuti altrove, niente. “Non riusciresti mai a convincermi”, conferma il gestore. Poco male, perché tanto appena di fronte c’è il…

    17.30 – Café des Arts: Davide era stato lì già la sera prima, ma uno dei gestori gli aveva consigliato di tornare il giorno dopo per incontrare il fratello; che adesso, in effetti, è presente, ma è anche presissimo. Prima deve sturare un lavandino, poi deve preparare le tartine, poi deve sistemare l’impianto audio nella sala concerti e poi deve fare dei conti. Nell’attesa, Davide si è seduto, ha ordinato prima una birra, poi un’altra; ha ingannato l’attesa giocando a biliardino con degli sconosciuti. Sono passati quasi tre quarti d’ora quando finalmente il gestore si siede con Davide: per scusarsi dell’attesa, gli offre una birra. Sarebbe la terza prima di mettersi alla guida per tornare a Milano: “Meglio un caffè, grazie”.

    18.45 – Ora di tornare a Milano. Davide arriva alle 20.20, ma la giornata non è ancora finita: bisogna incontrarsi con Tiziano e mettersi d’accordo sulle musiche per lo spettacolo del giorno dopo.

    Tiziano: “Com’è andata a Torino, tutto bene?”
    Davide: “Faticoso, ma ho preso accordi con un sacco di bei posti”
    Tiziano: “Ma quindi facciamo una nuova tournée tra Milano e Torino?”
    Davide: “In verità, no: gireremo un sacco di città”

    to be continued

    Note