Il viaggio in cuccetta è la vera utopia europeista

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    Sono meno costosi degli aerei e meno dannosi per il clima. E anche se i treni a lunga percorrenza notturni richiedono più tempo per organizzare il viaggio, le aziende ferroviarie potrebbero superare questi limiti con maggiori investimenti.

    Nell’estate 2023 gli italiani sono andati meno in vacanza: a calare è stato soprattutto il turismo interno, complice l’aumento del costo della vita, in particolare degli alberghi e dei trasporti. Con i prezzi dei voli aerei cresciuti vertiginosamente in tutta l’Europa, volare è oggi diventato costoso, oltre che poco sostenibile. Una soluzione tra le tante potrebbe essere quella di viaggiare di notte in treno, risparmiando sul pernottamento e sugli spostamenti da aeroporto al centro città, anche quest’ultimi sempre più cari, così come i costi delle auto a noleggio, per non menzionare i supplementi per i bagagli.

    Ma esistono ancora i treni notturni a lunga percorrenza? Quelli dotati di cuccette o vagoni letto che partono la sera per arrivare a destinazione la mattina dopo? Alcuni paesi europei, in particolare Austria, Svizzera, Belgio e Svezia già dal 2022 hanno incrementato le tratte, nei Paesi Bassi, in Norvegia e in Polonia aumentano gli investimenti per il settore ferroviario, la start up ferroviaria francese Midnight Trains ha rivelato di aver trovato un produttore per il proprio materiale rotabile e che i suoi treni transfrontalieri potrebbero essere operativi dal 2024: decisivi interventi sia pubblici sia privati hanno dato la possibilità a chi sposta per turismo, ma anche ai pendolari, di fare questa scelta che per molti utenti è dettata dalla volontà di ridurre l’uso dell’aereo o dell’auto per motivi di impatto ambientale.

     

    Foto di Abbilyn Rurenko su Unsplash

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