In tempi di dematerializzazione, di editoria e biblioteche digitali, un volume come quello con il quale Einaudi presenta in Italia il primo dei tre tomi della storia del museo di Krzysztof Pomian fa decisamente impressione. La collana è “Grandi opere”, e anche il titolo dell’opera è grande: Il museo. Una storia mondiale, di cui quella tradotta da Luca Bianco e Raffaela Valiani dall’originale francese, edito nel 2020 da Gallimard, è la parte iniziale che va Dal tesoro al museo, a cui seguiranno altri due volumi: L’affermazione europea, 1789-1850 e Alla conquista del mondo, 1850-2020. Si tratta, non c’è dubbio, di un lavoro ambizioso, esaustivo non tanto rispetto agli studi sulla storia del museo, oggi più che mai diffusi e sempre più dettagliati, talvolta microscopici, quanto riguardo ai risultati del lungo e fecondo percorso di ricerca condotto da Krzysztof Pomian, per decenni docente all’École des hautes études en sciences sociales di Parigi e riconosciuto riferimento nell’ambito degli studi sul collezionismo e, quindi, sul museo.