“In principio fu la stampa, e poi apparve il mondo,” così scrisse Karl Kraus nel 1921. Il riferimento biblico non era solo un artificio retorico. L’autore austriaco, considerato il primo grande critico dei media, viveva in un’epoca apocalittica e per lui il giornalismo non si limitava più a essere un filtro neutrale tra l’immaginario collettivo e il mondo esterno: era diventato uno strumento per forgiare la realtà.
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