Leggi la ‘guida di sopravvivenza illustrata’ al lavoro da casa del festival Illustri

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    Questo articolo è stato originarimente pubblicato su FrizziFrizzi. Clicca il pulsante in basso per leggere il testo completo.

    Per chi non è abituato a lavorare da casa, ritrovarsi improvvisamente catapultato dalla scrivania dell’ufficio al tavolo della cucina può rivelarsi un’esperienza destabilizzante1. Cambiano ritmi, riti, abitudini. Lo spazio si restringe e il tempo si dilata. Alcune dinamiche, fino a pochi giorni prima messe a tacere o tenute sotto controllo in un angolino del proprio cervello, si presentano o ri-presentano prepotentemente: il rapporto con la solitudine, la gestione dell’ansia e della depressione, la convivenza forzata con eventuali figli, genitori, partner.

    (courtesy: Illustri)

    Chi da casa lavorava già — come stiamo vedendo e vedremo nei prossimi giorni con le piccole interviste della nostra neonata sezione L’arte di starsene a casa — di cambiamenti imposti dalla situazione ne ha sicuramente dovuti subire di meno, proprio per questo in tanti stanno condividendo consigli e strategie.

    Note

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