Neutopica significa praticare l’utopia e quindi significa praticare il presente, in un esercizio di dedizione al mondo: non una utopia stabilizzata in una perfezione finita, in un sistema chiuso e già determinato, ma una utopia in fieri, afferrata sempre solo parzialmente, mentre sparisce davanti a noi, nel folto di un bosco.
Neutopica è un progetto nato nel 2019 con lo scopo di attivare modalità collaborative di residenza artistica transdisciplinare in spazi domestici in disuso, grazie a un patto di ospitalità tra privat3 e una comunità temporanea di artist3. Ogni anno Neutopica invita un gruppo di artist3 selezionat3 tramite open call a partecipare ad una residenza collettiva volta alla condivisione di un processo di coabitazione e collaborazione.
Quest’anno il tema principale della residenza è la Selva, intesa come apertura, come ingresso sul mondo: la possibilità per ripensare il punto di vista, moltiplicare le prospettive. Tematizzare la selva è un invito a ripensare i dualismi, la separazione tra dentro e fuori, tra la selva e la casa, tra selvatico e domestico.
Per l’edizione estiva 2022 Neutopica asseconda la sua tensione nomadica e si allontana dal luogo dove tutto è iniziato, Velo d’Astico e le Prealpi venete, per esplorare un nuovo territorio, quello dell’appennino tosco-emiliano e del Casentinese, grazie all’invito di Annalisa Malerba, esperta di fitoalimurgia e collaboratrice di Neutopica dal 2019, a realizzare questa edizione a Casa La Selva.
L’invito di quest’anno è rivolto a 12 persone interessate a condividere un processo di coabitazione e collaborazione, basato sulla condivisione di pratiche e rivolto alla co- creazione di un atto di ospitalità aperto al pubblico.
L’open call 2022 è un invito a partecipare a 8 giorni di residenza e condivisione di pratiche artistiche a Casa La Selva, una casa immersa nella campagna toscana, situata nel Comune di Talla (Ar). Le date della residenza sono dal 30 Luglio al 6 Agosto. La deadline per mandare la candidatura è il 29 Giugno.
Info e dettagli nel testo completo della call, disponibile qui
NEUTOPICA LA SELVA è un invito a mettersi in ascolto delle specificità di un paesaggio e sperimentare delle metodologie di coabitazione e di collaborazione nell’ottica di un reciproco apprendimento e arricchimento. La residenza è l’occasione di un’indagine condivisa sulle tecniche di fare mondo, di costruire intimità con le cose, includendo il non umano (other-than-human) e il selvatico.
Cosa vuol dire abitare insieme la selva?
A partire da questa domanda, Neutopica offre le condizioni iniziali per attivare un’indagine critica, che verrà articolata attraverso condivisione di pratiche che possono fornirci degli strumenti di ricerca. Il programma della residenza sarà solo in parte strutturato e emergerà dall’incontro sul luogo e dalle proposte dei/delle partecipanti.
Neutopica si offre come uno spazio aperto e potenzialmente improduttivo: non è richiesta infatti la produzione di un’opera, ma la disponibilità a declinare la propria ricerca come pratica, sia in forma individuale sia condivisa, e trovare una postura, una modalità di interazione, che contribuisca alla ricerca comune, anche in vista di un suo farsi pubblico nel momento dell’apertura finale.
Neutopica, a partire dalla ricerca sulle pratiche, lavora su varie metodologie per la creazione di archivi riattivabili, che vengono presentati al pubblico in vari formati (mostre, pubblicazioni etc). Durante la residenza verranno raccolti i materiali che andranno poi a costituire un progetto editoriale e un podcast, realizzato in collaborazione con FANGO RADIO.
Neutopica La Selva è realizzata in collaborazione con PHYSALIA un progetto che cura relazioni tra artist3, collettivi e spazi che operano in Toscana nell’ambito delle arti del contemporaneo.
Neutopica si pone come alternativa alla dicotomia tra narrazioni distopiche e illusioni, che affollano l’immaginario attuale, opponendosi alla frenesia, alla coazione a produrre, per prendersi cura del tempo presente. Una possibilità di reincanto del mondo, in cui inventare relazioni utopiche e concrete.
Neutopica è un luogo che attraversiamo secondo i bisogni individuali, concertando le proposte dei partecipanti, mettendo al centro della pratica curatoriale la ricerca di un equilibrio tra progetto e spontaneità. In questo senso la residenza si compone come un disegno plurale: un ricamo fatto di attraversamenti individuali.
Neutopica ripensa l’utopia come domesticità diffusa, guardando a tutti gli aspetti del quotidiano come una materia con cui darle forma, imparando a vedere ciò che c’è, a immaginare relazioni, collaborazioni e rituali intra e interspecifici, continuando ad aprire domande sulle modalità nostro fare casa, facendone un esercizio pratico di utopia possibile.
Neutopica è un progetto nato dall’invito di Edoardo Mozzanega a realizzare un simposio in una casa di famiglia disabitata, per riflettere coralmente su quel “terzo paesaggio” domestico, costituito dalle case inabitate, situate in contesti marginali o di aree interne. Un fenomeno molto diffuso, che intreccia storie personali e collettive, e che ha portato il progetto a riflettere sull’abbandono, sul fare casa e fare comunità e sulla potenzialità dei linguaggi delle arti performative nell’attivare processi di reincanto e di narrazione critica. Dopo questa prima esperienza germinale, nel 2020 e nel 2021 Neutopica è stata nutrita molti incontri, collaborazioni e attraversamenti, da cui si è generato un gruppo di lavoro che ha realizzato nel Comune di Velo d’Astico (VI) due edizioni estive di residenza artistica transdisciplinare in luoghi domestici in disuso, oltre a una fanzine, una mostra in collaborazione con Casa Capra e un podcast in collaborazione con Usmaradio, che raccontano le esperienze neutopiche in forma di archivio riattivabile.
Le residenze estive sono rese possibili da un inedito patto di ospitalità tra privat3 e una comunità temporanea di artist3 e invitano un processo spontaneo di collaborazione basato sulla condivisione di pratiche.
Le prime due edizioni sono state tappe importanti, che hanno lasciato emergere i temi principali su cui Neutopica invita a lavorare gli/le artist3 partecipanti, ovvero la soglia tra spazio pubblico e spazio privato, la relazione tra selvatico, paesaggi domestici e funzioni abitative e, a partire da un lavoro sulla performatività del quotidiano, la possibilità di generare fabulazioni speculative basate sull’esercizio della collaborazione.
Neutopica si propaga con un movimento simile alla disseminazione, il processo mediante il quale i semi delle piante spontanee pervengono in un terreno adatto alla germinazione, attivando una sperimentazione che immagina modalità nomadi di fare comunità, a partire dalla cura della relazione con i luoghi e le persone che la ospitano.
Neutopica è sempre più simile a un meshwork, un termine che Tim Ingold utilizza per descrivere un reticolo, un intreccio di passaggi individuali che crea un disegno corale. Nel nostro caso è un intreccio di relazioni, di saperi e pratiche che sta dando vita a un linguaggio condiviso. Un vocabolario comune teorico e pratico che, negli ultimi mesi, ha portato il team che si occupa della curatela e della realizzazione della residenza a intraprendere un processo di creazione parallelo, lavorando come collettivo a MATRICE MANIFESTO, un primo progetto che verrà presentato il 2 Luglio 2022 a Terrapolis Festival (BO).