Quindi
cheFare?
Abbiamo creato Fuori Bordo, un percorso di ricerca e azione realizzato in due grandi fasi.
La prima fase di ricerca ha indagato la riorganizzazione delle quattro filiere (la scuola, i servizi socio-educativi, i luoghi della cultura, il volontariato solidale), osservando il cambiamento delle funzioni tradizionali a fronte della necessità di continuare a fornire i propri servizi. Sono, infine, stati analizzati i profili delle persone meno raggiunte dalle attività alternative di aggancio messe in atto, arrivando a contattarle e a intervistarle. Si è trattato quindi di ricostruire i meccanismi di esclusione, dal punto di vista di tutti gli attori in campo: ‘risalire le filiere’ vuol dire ascoltare in primis chi ne è al vertice – il dirigente scolastico, il presidente dell’associazione, ecc. – e poi via via gli altri anelli della catena per arrivare infine ai beneficiari non raggiunti o parzialmente/tardivamente raggiunti durante il periodo più critico della pandemia.
La piena comprensione dei fenomeni è stata restituita con la pubblicazione di un rapporto di ricerca allo scopo di riflettere su strumenti di prevenzione e di contrasto ai quei meccanismi di esclusione sociale.
La seconda fase ha previsto una serie di laboratori partecipati. Grazie alla collaborazione con l’artista Claudio Beorchia e il curatore Matteo Balduzzi, abbiamo organizzato delle occasioni d’incontro con la cittadinanza della zona interessata (le persone e le organizzazioni incontrate durante la ricerca e nuovi contatti intercettati).
I temi, i personaggi e le istanze emersi dalla ricerca sono diventati oggetto della progettazione partecipata di un gioco di carte Cinque+. Il gioco ha preso forma attraverso diverse conversazioni di gruppo e interviste, svolte da ottobre 2021 a febbraio 2022, e 3 laboratori, svolti tra marzo e maggio 2022. In queste sessioni sono stati raccolti e discussi ricordi, nomi, storie e sensazioni legate al periodo della pandemia.
La fase laboratoriale è stata documentata attraverso il racconto fotografico di Hugo Weber, fotografo e curatore, che ha accompagnato in modo autoriale il percorso di creazione al gioco.
Cinque+ ha avuto l’obiettivo di evocare una riattivazione delle relazioni personali post-pandemia, generando contestualmente, con sensibilità ma anche con leggerezza, una riflessione individuale e collettiva sul periodo vissuto. Cinque+ è stato anche uno strumento educativo, per far emergere e problematizzare le esperienze e gli stati d’animo vissuti durante l’emergenza sanitaria. In tal senso, il gioco è stato e sarà utilizzato in modo guidato – ad esempio da chi svolge un lavoro educativo o formativo – per stimolare reazioni e discussioni nei più diversi gruppi di lavoro.
ANNO: 2020 – 2022
MESI DI LAVORO: 24
RICERCA: 1
LABORATORI: 10
CATEGORIA: Comunità e organizzazioni culturali
Foto di copertina di Hugo Weber