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2016
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Una ricerca sui modelli alternativi di finanziamento del servizio pubblico dei media

Il servizio pubblico dei media prevede, nel mondo, almeno quattro tipi diversi di finanziamento o modelli che adottano uno o più tipi contemporaneamente.
I PSM (i media di servizio pubblico) sono finanziati tramite canone, fondi statali, pubblicità e donazioni private.
In Italia finora vige un sistema misto di finanziamento: canone e pubblicità. Il canone, evaso dal 27% degli italiani, assicura alla Rai entrate per 1,75 miliardi (fonte: Bilancio Rai 2014). La pubblicità invece fa entrare circa 597 milioni di euro.
Se il pubblico potesse decidere direttamente quali programmi finanziare con una parte dei propri soldi, cosa farebbe? In questa ricerca, gli esperti di media e partecipazione Tiziano Bonini (IULM di Milano) e Ivana Pais (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) hanno progettato e testato uno strumento di “civic empowerment” per il finanziamento del palinsesto delle trasmissioni pubbliche, evidenziandone potenzialità e criticità.
L’obiettivo è quello di costruire una cornice di riferimento per avviare progetti pilota in tutta Europa, per poter correggere la rotta sulla base dei risultati della sperimentazione, in un continuo processo di fine-tuning, guidati da team di ricerca accademici. Un’opportunità per aprire la catena di produzione del valore ai cittadini e dimostrare – da parte dei media di servizio pubblico - di voler essere più vicini alle necessità dei propri stakeholders.