Foreste urbane: attenzione a divario sociale e gentrificazione

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    Da più di un decennio a Parma è attivo un parco pubblico molto particolare: una “foresta alimentare urbana”, ideata da un movimento cittadino spontaneo e informale (Fruttorti) nato per creare più spazi verdi in tutta la città emiliana. La Picasso Food Forest è un’area verde nella quale gli alberi e le piante non forniscono solo ossigeno e riparo dal sole. Oltre a garantire una barriera contro gli eventi meteo estremi e a rappresentare preziose forme di resilienza ai cambiamenti climatici, questa speciale foresta urbana fornisce anche cibo alle persone che vivono in zona. La foresta alimentare tenta di imitare processi e funzioni naturali tipici di un ecosistema boschivo immaturo, caratterizzato da alberi di diverse dimensioni e altezze, arbusti, piante erbacee e zone con diversi livelli di ombra e luce.

    La Picasso Food Forest costituisce anche un habitat importante per promuovere la biodiversità: al suo interno vivono più di 300 specie animali, dagli uccelli agli insetti. Analogo il numero di specie vegetali, comprese piante coltivate e spontanee. È un luogo in cui i cittadini possono connettersi, apprendere e praticare l’agroecologia, condividere le loro idee su sostenibilità, autosufficienza, resilienza della comunità ed empowerment.

    Immagine di copertina di Sophie N su Unsplash

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