Merito sportivo e privilegio nelle università d’elite

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    Molte prestigiose università americane ammettono i loro candidati basandosi su caratteristiche apparentemente neutre rispetto alla provenienza “etnica”, ma in realtà fortemente legate alla ricchezza e all’essere bianchi. Fra queste, anche l’eccellenza atletica.

    Nel recente caso Students for Fair Admissions, Inc. contro President & Fellows of Harvard, un’organizzazione non profit ha accusato le politiche di ammissione dell’università di Harvard di discriminare illegalmente alcuni candidati sulla base della loro appartenenza etnica. Questa organizzazione, la Students for Fair Admissions (SFFA), sostiene che l’uso delle affirmative action (le discriminazioni positive in favore delle minoranze, N.d.T.) da parte di Harvard a beneficio dei candidati afroamericani e ispanici rappresenta un «sistema di quote sottilmente camuffato» che penalizza eccessivamente i candidati asiatici. In risposta, Harvard ha sostenuto che le azioni affermative sono il metodo più efficace per concretizzare il desiderio dell’ateneo di avere un corpo studenti in cui tutte le diverse provenienze etniche siano rappresentate.

     

    Immagine di copertina di Nathan Shively su Unsplash

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