Perché cheFare si occupa di nuovi centri culturali

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    Il testo che state per leggere è una parte del risultato del percorso della prima tappa de laGuida, il Festival Itinerante dei nuovi centri culturali di cheFare.  Si tratta di 11 proposte per politiche locali e nazionali per i nuovi centri culturali che porteremo sui principali tavoli di revisione politica. Puoi leggere l’approfondimento completo qui, e puoi consultare in fondo a questo articolo un indice tematico.

    cheFare è nata nel 2012 per produrre il premio cheFare, un premio da 100.000 euro per progetti culturali innovativi. Nelle tre edizioni tra (2012-2014), il premio ha erogato 350.000 euro a 5 soggetti diversi, selezionati tra oltre 1800 progetti arrivati da tutta Italia, selezionati con l’aiuto di oltre 180.000 voti dalle comunità culturali, il lavoro di molte decine di esperti e giurati dai mondi della ricerca e della cultura. Da questa esperienza abbiamo capito che quelli che oggi chiamiamo nuovi centri culturali stavano divenendo uno dei principali crocevia dell’attivismo civico e culturale in Italia, fucine di cultura collaborativa. Per questo abbiamo deciso di cercare modi per raccontarli, studiarli e facilitare il loro lavoro.

    È in quest’ottica che tra il 2015 e il 2018 – assieme a Casa della Cultura di Milano e con il supporto di Fondazione Cariplo – abbiamo portato avanti Rosetta: un progetto culturale nomade che ha attraversato 18 nuovi centri culturali milanesi, costruendo ponti tra pubblici, luoghi e scene culturali diverse. Ed è nello stesso periodo che abbiamo finanziato la borsa di ricerca “Spazi, Lavoro e Cultura” assieme a Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

    Nell’ottobre 2019 cheFare ha organizzato Molto Presto alla Triennale di Milano: una maratona di due giorni – autoprodotta – durante la quale decine di esperti ed operatori si sono confrontati con un pubblico di centinaia di persone sui temi principali che attraversano i mondi dei nuovi centri culturali. Nello stesso periodo – grazie al sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma ‘Per Chi Crea’ – lanciato Bagliore, un programma di residenze in 6 nuovi centri culturali per scrivere una nuova biografia culturale dell’Italia alla cui call hanno risposto 459 artiste e scrittori under 35 e che è divenuto un libro de Il Saggiatore in libreria da settembre.

    Molto Presto, prospettive dazione per nuovi centri culturali, alla Triennale Milano.

    A gennaio 2020 abbiamo lanciato laCall to Action, una mappatura nazionale ancora attiva è alla quale hanno risposto finora 477 nuovi centri culturali, 145 organizzazioni che operano al loro interno e moltissimi frequentanti. laCall to Action è ancora aperta, e ogni settimana nuovi centri culturali continuano a segnalarsi; nel frattempo stiamo scoprendo l’esistenza di dozzine di altre mappature complementari e cercando il modo di costruire un archivio estensivo, completo ed utile per la ricerca e la progettazione.

    Molto Presto e laCall to Action hanno costituito una “tappa zero” de laGuida: un festival itinerante dei nuovi centri culturali che attraversa l’Italia alternando momenti di formazione, riflessione e incontro tra operatori dal basso e policy maker. La tappa numero 1 de laGuida – dedicata ai nuovi centri culturali di Liguria, Piemonte e Valle D’Aosta e centrata sul tema della Partecipazione – avrebbe dovuto tenersi durante tre giorni a giugno 2020. Date le limitazioni portate dalla pandemia, abbiamo deciso di trasformarla in un percorso di incontri on line e dal vivo che si sono snodati tra giugno e ottobre.

    Tra giugno e luglio 2020 si è tenuta online la prima fase de laGuida, ilCamp, 15 ore di formazione e laboratori online, con 7 tavoli riservati a più di 60 nuovi centri culturali e 3 incontri con esperti internazionali ai quali hanno partecipato complessivamente più di 550 persone. ilCamp ha favorito la nascita di nuovi legami territoriali, costruito competenze trasversali sulle forme di partecipazione, identificato elementi di criticità e strutture di opportunità.

    A gennaio 2020 abbiamo lanciato laCall to Action, una mappatura nazionale ancora attiva è alla quale hanno risposto finora 477 nuovi centri culturali, 145 organizzazioni che operano al loro interno e moltissimi frequentanti.

    Il 13 e 14 ottobre 2020 abbiamo organizzato laPiazza. Nel panel a porte chiuse “Costruire progettualità insieme ai nuovi centri culturali e i presidi civici” gli 8 partner di rete (Ateatro, Arci, Fondazione Piemonte dal Vivo, Labsus, Legambiente, NESXT, l’Orgia, Riusiamo l’Italia) de laGuida si sono presentati ai nuovi centri culturali partecipanti, spiegando come la loro attività di organizzazioni di secondo livello (reti di rappresentanza o progettisti di strumenti collaborativi) potesse essere una leva per il rafforzamento a livello nazionale e per azioni specifiche sui territori.

    L’incontro on line Mappa dei finanziamenti ai nuovi centri culturali in tempi di Coronavirus ha ricostruito la mappa delle opportunità di sostegno locale, indagando come l’arrivo del Covid abbia trasformato il modo in cui le istituzioni guardano agli spazi che operano sui loro territori e ai modi in cui esse stesse sono state trasformate da questa relazione nell’ultimo anno.
    L’incontro tenutosi dal vivo dal vivo al Polo del ‘900 di Torino, “Costruire le politiche per i nuovi centri culturali in Italia”, ha infine riunito un pubblico di stakeholder selezionati nei mondi delle politiche territoriali, della cultura e dell’economia per portare le istanze emerse durante tutto il percorso e per identificare assieme a i principali esperti italiani alcune linee di azione concreta.

    La prima tappa de laGuida è realizzata con il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo che, traendo spunto dall’agenda 2030 pensa ai nuovi centri culturali e ai presidi civici come spazi non solo di cultura ma anche di cittadinanza attiva. L’iniziativa ha inoltre il sostegno della Fondazione Unipolis.

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