Lìberos vince cheFare

Scarica come pdf

Scarica l'articolo in PDF.

Per scaricare l’articolo in PDF bisogna essere iscritti alla newsletter di cheFare, completando il campo qui sotto l’iscrizione è automatica.

Inserisci i dati richiesti anche se sei già iscritto e usa un indirizzo email corretto e funzionante: ti manderemo una mail con il link per scaricare il PDF.


    Se inserisci il tuo indirizzo mail riceverai la nostra newsletter.

    image_pdfimage_print

    Lìberos vince cheFare. La nostra Giuria, dopo aver studiato le proposte dei finalisti, ha deciso di aggiudicare la vittoria alla rete sociale di scrittori, editori, librai, biblioteche e lettori che valorizza la filiera del libro e la rende protagonista di progetti culturali.

    Questa la dichiarazione della Giuria (composta da Andrea Bajani, Roberto Casati, Paola Dubini, Gianfranco Marrone, Armando Massarenti):

     

    I membri della Giuria hanno esaminato il materiale ricevuto relativo ai progetti finalisti, hanno ascoltato le presentazioni in plenaria e hanno successivamente avuto modo di intervistare ciascun gruppo finalista.

    Nella rosa dei finalisti, due progetti sono apparsi particolarmente validi e interessanti, per avere colto lo spirito e le richieste del bando ed essere espressione di imprenditorialità culturale: il progetto Lìberos e il progetto Quartiere di San Salvario.

    Al termine della valutazione, la giuria unanimamente dichiara vincitore il progetto Lìberos con le seguenti motivazioni:

        •    riconosce alla lettura un valore economico, culturale e sociale, individuale e collettivo;

        •    coinvolge in modo originale tutti gli attori della filiera del libro;

        •    sviluppa un modello capace di bilanciare istanze commerciali e culturali;

        •    bilancia rete fisica e virtuale in un processo di costruzione di comunità;

        •    i promotori hanno saputo agire in modo fortemente reattivo e hanno utilizzato il bando come occasione di apprendimento e di focalizzazione degli sforzi progettuali.

    Il progetto ad oggi è fortemente ancorato alla realtà della Sardegna, ma il problema che affronta è nazionale e riguarda in prima battuta le zone meno popolate del paese e quelle che non hanno una libreria o una biblioteca. La Giuria auspica che, durante la fase di affinamento del progetto, il gruppo vincitore affronti esplicitamente il tema della crescita dell’idea al di fuori dei confini regionali.

     

    Come organizzatori, possiamo solo dire di essere molto contenti. Lìberos riassume gli elementi dei quali eravamo alla ricerca quando abbiamo progettato il bando: è una proposta che parte dal basso per rispondere concretamente ad una situazione di crisi della cultura, e svolge questo compito facendo emergere ed interpretando in modo innovativo le richieste della comunità a cui si rivolge.

    Per noi che abbiamo seguito quotidianamente le tante diverse forme di attivismo sul territorio che hanno accompagnato i mesi febbrili della votazione on-line, un ulteriore motivo di gioia è che Lìberos è tra quei progetti che si sono distinti per la capacità di creare coesione sociale nei territori reali utilizzando in modo creativo, accessibile e non banale gli strumenti del web, della comunicazione digitale e dei social network.

    Con la Giuria, ci auguriamo di vedere questo progetto crescere e replicare il suo modello su altri territori. Se Lìberos trae ispirazione e forza dal contesto particolare ed orgogliosamente locale della Sardegna, siamo convinti che in tutta Italia ci sia bisogno di iniziative collaborative di questo tipo.

    Il percorso iniziato il 24 settembre con la comunicazione del bando ha dato il via ad una serie di effetti a cascata che hanno rapidamente trasformato cheFare in un fenomeno di massa. I dati sorprendenti dei 40.000 voti, dei 500 progetti inviati, dei 280.000 visitatori e del milione di viste pagina non possono sostituire l’emozione di quei momenti che i partecipanti ci hanno raccontato giorno per giorno: gli incontri nelle biblioteche, nei centri d’arte e nelle librerie, i concerti, i capannelli notturni con il vin brulé sotto la neve, e tutto il resto.

    Grazie a tutti quelli hanno seguito lo sviluppo del premio, alla Giuria, ai partecipanti e grazie ovviamente ai nostri partner: Avanzi, Make a cube, Fondazione <Ahref, Tafter, Meet the Media Guru, Eppela, Domenica – Il Sole 24 Ore.

    cheFare non finisce qui. Da oggi le nostre energie saranno dedicate alla progettazione di un nuovo cheFare attraverso un percorso composito e articolato. A partire dalle prossime settimane gireremo l’Italia in incontri, momenti formativi e riflessioni pubbliche dedicate a studiare e definire opportunità pratiche per chi lavora sull’innovazione culturale in Italia.

     

    cheFare a Fahrenheit di Radio3 Rai con Bertram Niessen e Michela Murgia

    Note