I nuovi centri culturali sono un’infrastruttura culturale e sociale nevralgica per l’Italia. Solitamente considerati residuali rispetto ai luoghi della cultura tradizionali, sono al contrario spazi culturali di prossimità. Per questo sono divenuti tema centrale del nostro programma nazionale laGuida. Come punto di arrivo del percorso della prima tappa a tema Partecipazione – svoltasi da giugno a ottobre 2020, con il supporto di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Unipolis – cheFare ha sintetizzato 11 raccomandazioni per politiche specifiche relative ai nuovi centri culturali da proporre alle realtà coinvolte affinché ognuna scelga quella più consona alle proprie necessità e ai propri obbiettivi.
Il Polo del ‘900 di Torino, centro culturale con cui cheFare collabora da tempo e che ha ospitato il panel a porte chiuse Costruire progettualità insieme ai nuovi centri culturali e i presidi civici, ha deciso di adottare la seconda raccomandazione:
2 – Favorire la nascita di percorsi di accompagnamento e formazione per i nuovi centri culturali e per le organizzazioni che operano al loro interno, mirati alla costruzione di nuove competenze strategiche, teoriche e pratiche; al trasferimento delle competenze sui territori; alla circolazione di competenze tra territori diversi in Italia e all’estero.
Il Bilancio sociale 2017-2019 del Polo del ‘900 si è chiuso con un paragrafo dedicato al tema delle competenze, affrontato nel primo triennio soprattutto ponendo attenzione alla valorizzazione e alla crescita del personale della Fondazione e dei suoi enti partner attraverso lo strumento del “distacco”: parte del personale degli enti del Polo, distaccato presso le funzioni di staff della Fondazione, ha acquisito nuove competenze che ha riportato e riporta negli enti di origine, contribuendo così al loro sviluppo di pari passo con quello del Polo.
Nelle linee di sviluppo per il 2020-2022, il tema delle competenze è declinato soprattutto in relazione alle sfide non certo nuove, ma che il contesto pandemico ha messo ancor più in evidenza come imprescindibili per i centri culturali: sostenibilità, comunicazione, cura e attivazione delle comunità, Audience Development, trasformazione digitale. Così, nel piano di sviluppo strategico, l’obiettivo Affermare il Polo come centro di competenze e crescita del personale (della Fondazione e dei suoi enti) viene sviluppato attraverso due sotto-obiettivi:
- aumentare le conoscenze degli operatori sui temi dell’accesso, inclusione e partecipazione
- aumentare le competenze digitali dello staff
Questi obbiettivi sono perseguiti attraverso strategie differenti: per il primo con la progettazione integrata, per il secondo, attraverso l’individuazione di partner, alleati strategici portatori di specifiche competenze, che hanno accompagnato e accompagnano la progettazione 2021.
Dirittibus. Il museo per la città, è un progetto integrato biennale del Polo del ‘900, coordinato dal Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, dei Diritti e delle Libertà, con l’obiettivo di portare il museo fuori dal museo, attraverso un autobus che per tre mesi toccherà alcuni quartieri della città, portando storie di diritti, negati, difesi, conquistati.
Il viaggio del bus è stato preceduto da un percorso di capacity building rivolto agli operatori culturali del Museo, del Polo del ’900 e dei suoi enti partner: tre appuntamenti l’8, il 9 e il 15 gennaio 2021, in cui gli operatori, assieme a un team di facilitatori, hanno redatto un set di linee guida per l’interazione con la cittadinanza nel rispetto delle diversità e delle varie sensibilità, con un’attenzione specifica ai temi oggetto del progetto: disabilità, lavoro, ambiente, migrazioni, genere e salute.
Sul versante delle competenze digitali, la prima opportunità è strettamente connessa al conferimento al Polo del ‘900, nel 2020, del Premio Gianluca Spina per l’Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali del Politecnico di Milano, per l’hub 9centRo. Il premio si è concretizzato nell’opportunità di offrire agli staff degli enti un percorso di formazione sull’uso strategico dei dati per la cultura, curato dallo stesso Politecnico e progettato assieme al Polo, sulla base del fabbisogno formativo individuato attraverso una survey somministrata agli enti partner nei mesi precedenti: i dati per il controllo strategico dell’ente, la creazione di dashboard per la pianificazione e il controllo degli indicatori, il ruolo del web nella digital content strategy, sono stati i temi affrontati in tre moduli per un totale di 18 ore a novembre 2020. Il corso, interamente a distanza, ha alternato lezioni frontali ed esercitazioni sugli stessi progetti integrati, per rafforzare il legame tra i contenuti del corso e il lavoro sul campo.
Due progetti integrati del 2021 sono stati candidati alla decima edizione di Hangar Point, il percorso della Fondazione Piemonte dal Vivo messo a disposizione delle organizzazioni culturali per accompagnarle in un processo di sviluppo strategico: si tratta di Sfide sconfinate. Lo sport che cambia il mondo, coordinato dall’Unione culturale Franco Antonicelli e di Polo internazionale. Avere vent’anni in Siria, Libano e Balcani, Egitto e Turchia coordinato dalla Fondazione Vera Nocentini e dall’Istituto Gaetano Salvemini. I progetti sono stati il pretesto per mettere a disposizione degli enti coinvolti la consulenza dei professionisti di Hangar sulla progettazione, rafforzandone così le competenze su: trasformazione digitale, diversificazione e ampliamento dei pubblici, obiettivi e misurazione di impatto. La formazione è in corso e terminerà a ottobre 2021.
Sul fronte delle competenze digitali e della valorizzazione dei patrimoni degli enti, il Polo ha partecipato e vinto la call messa a disposizione da Wikimedia Italia nell’ambito del progetto GLAM, per la residenza di un Wikipediano (Marco Chemello) finalizzata alle seguenti attività:
- Contribuire a Wikipedia: creazione, correzione, implementazione di voci
- Contribuire a Wikimedia Commons e usare licenze libere: uso delle immagini degli archivi del Polo con licenze aperte
- Contribuire a Wikidata: condivisione dei dati relativi agli spogli bibliografici
- Contribuire ad altri progetti Wikimedia
Si tratta di un corso di formazione di sei mesi che sta impegnando una ventina di operatori tra bibliotecari, archivisti, comunicatori, progettisti culturali e ricercatori degli enti partner del Polo del ‘900 e di altre istituzioni esterne che collaborano stabilmente, che farà del Polo del ‘900 uno dei collaboratori stabili di Wikipedia.
Un primo risultato sono le 12 voci nuove in costruzione, 16 voci ampliate, 2 voci tradotte, e circa 2000 titoli di spoglio messi a disposizione su Wikidata. Al temine del percorso gli operatori del Polo saranno in grado di collaborare continuativamente con il mondo Wikimedia, valorizzando da un lato i patrimoni documentali, ma dall’altro mettendo a disposizione conoscenza libera e validata, appunto, dalle fonti e facendo circolare le competenze acquisite fuori dal Polo.
Su questo versante la recente adesione del Polo del’900 al Pact for Skills della Commissione Europea impegna con continuità nella direzione della circolazione delle competenze tra territori differenti, in Italia e all’estero.
Riferimenti
Bilancio Sociale del Polo del ‘900, 2017-2019: https://www.polodel900.it/il-bilancio-sociale/
Dirittibus: https://www.polodel900.it/dirittibus-il-museo-per-la-citta/
9CentrRo: https://archivi.polodel900.it/
Premio Gianluca Spina: https://associazionespina.wordpress.com/premio-gianluca-spina-per-linnovazione-digitale-nei-beni-e-attivita-culturali-2020/
Hangar Point: https://www.hangarpiemonte.it/hangar-point/
Sfide Sconfinate: https://www.polodel900.it/sfide-sconfinate-lo-sport-che-cambia-il-mondo/
Polo Internazionale: https://www.polodel900.it/polo-internazionale/
Progetto GLAM Polo del ‘900: https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto:GLAM/Polo_del_900
Pact for Skills: https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=1517&langId=en