Nella controcultura anni Sessanta: intervista a Ben Morea

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    Questo articolo è stato originariamente pubblicato su Minima&Moralia clicca il pulsante in basso per leggere il testo completo.

    Ho incontrato Ben Morea nei locali dell’Archivio Primo Moroni di Milano il 20 maggio 2019. L’archivio si trova al piano superiore della storica libreria Calusca City Lights, battezzata così dallo stesso Primo in onore della San Francisco City Lights del (da pochissimo) defunto Lawrence Ferlinghetti. La libreria e l’archivio si trovano ospiti del CSOA Cox 18, il più duraturo e combattivo centro sociale di Milano.

    La registrazione è stata fatta in presenza mia, di Ben Morea, Marc Eliel, deputato alla registrazione visuale delle testimonianze, e Matt Peterson – che ringrazio per avermi dato la possibilità di conoscere questo personaggio incredibile – e di un’altra persona, di cui non ricordo il nome né le sembianze. L’intervista ha preso, a un certo punto, più i tratti di una chiacchierata, dando cosi a una persona che non conosceva né Ben né noi la possibilità di intervenire. Questo è il primo documento del tour che ha visto Ben Morea e un gruppo di amici girare per tre grandi città europee – Parigi (all’EHESS, cioè l’École des hautes études en sciences sociales), Roma (CSOA Forte Prenestino) e Milano (CSOA Cox 18) – partecipando a incontri e dibattiti con alcune personalità che sarebbe riduttivo definire “particolari”.

    Note

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