Arci Nazionale per il secondo anno di seguito lancia Essere Moltitudine, l’indagine sugli Spazi Culturali di Comunità di Arci Italia, ampliandone la ricerca e indagando non solo le realtà esistenti ma anche le trasformazioni in atto.

Contesto

Nel 2023 Arci nazionale ha nuovamente lanciato Essere Moltitudine, l’indagine per conoscere, analizzare, indagare e perimetrare gli Spazi Culturali di Comunità, dentro e fuori dall’Arci. L’indagine, ampliata e resa più capillare, rivolta all’ecosistema Arci nel suo insieme prende la forma dell’auto-inchiesta e, in quanto tale, assume una rilevanza nazionale e un contributo allo studio e al dibattito in corso su questi temi. Per la seconda edizione di Essere Moltitudine, è stata individuata la parola chiave “margini”, declinata secondo tre accezioni: margini geografici, digitali e socio-culturali.

Analisi

cheFare ha progettato la ricerca, supervisionato la raccolta e svolto l’analisi dei dati. La seconda edizione di Essere Moltitudine si è nutrita, per la sua indagine, da fonti differenti. Gli strumenti di cui l’auto inchiesta si compone, oltre al questionario quali-quantitativo diffuso su base nazionale, sono tre focus group volti ad approfondire le istanze dei circoli in aree geografiche differenti; i dati provenienti dalla WebApp Arci e altre fonti come incontri su temi specifici. cheFare, per elaborare l’analisi, ha prodotto il dataset di sintesi delle informazioni e l’analisi e l’interpretazione completa di quanto emerso all’interno di un report dedicato. FF3300 ha progettato la comunicazione di questa iniziativa per diffonderla e raccontarla.

Quindi cheFare?

Rispetto alla prima edizione, hanno risposto all’indagine circa 420 Spazi Culturali di Comunità con un aumento della partecipazione dell’82%. La rappresentazione che emerge della moltitudine è quella di una geografia composita, che raggiunge territori centrali e “marginali” e che si estende su un arco temporale ampio. Gli Spazi di Comunità di Arci rappresentano un presidio stabile sul territorio e sono in grado di coinvolgere persone attraverso relazioni diverse: lavoratori, soci, volontari, utenti, professionisti, pubblico, coinvolgendo nella sua totalità 550.107 persone. Una moltitudine che equivale circa agli abitanti del Comune di Genova. Questi Spazi si configurano come luoghi plurali in grado di rispondere alla contemporaneità attraverso proposte socio-culturali slegate da relazioni di consumo. Sono luoghi del possibile fortemente ancorati ai territori che li ospitano e in osmosi alle comunità che li attraversano e che attraversandoli esprimono istanze, bisogni e desideri. cheFare, anche quest’anno in qualità di partner, ha curato il design della ricerca e l’analisi e l’interpretazione dei dati raccolti.

 

ANNO: 2023 – 2024
CATEGORIA: Ricerca

 


Immagine di copertina di Hannah Rodrigo su Unsplash

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