Cosa vuol dire reintrodurre nella memoria collettiva ciò che è stato rimosso? In che modo la conoscenza di una storia celata per decenni può modificare la percezione contemporanea delle questioni di genere e della sessualità?

Il Festival della Peste! 2019 presenta una versione inedita della performance di When the Towel Drops Vol. 1 | Italy, il progetto artistico del collettivo Radha May (Elisa Giardina Papa, Nupur Mathur,Bathsheba Okwenje) che esplora le rappresentazioni censurate della sessualità e del piacere femminile e queer nel cinema italiano da dopoguerra alla fine degli anni Sessanta. cheFare è media partner di When The Towel Drops e sarà presente alla performance.

In ogni tappa il progetto si articola in una video installazione e una performance, che rielaborano sequenze di film e documenti provenienti dall’archivio della Revisione Cinematografica.

Le scene censurate, digitalizzate in brevi loop, parlano di piacere femminile e queer, di atti di provocazione e sfida verso le istituzioni; in questo modo raccontano di come il corpo femminile sia stato regolato e irreggimentato nel corso della storia.

venerdì 8 novembre alle ore 19

I ricordi della Revisione Cinematografica — When The Towel Drops Vol. 1 a Il Lazzaretto

Il Lazzaretto — via Lazzaretto 15, Milano

Cosa vuol dire reintrodurre nella memoria collettiva ciò che è stato rimosso? In che modo la conoscenza di una storia celata per decenni può modificare la percezione contemporanea delle questioni di genere e della sessualità?

Il Festival della Peste! 2019 presenta una versione inedita della performance di When the Towel Drops Vol. 1 | Italy, il progetto artistico del collettivo Radha May (Elisa Giardina Papa, Nupur Mathur,Bathsheba Okwenje) che esplora le rappresentazioni censurate della sessualità e del piacere femminile e queer nel cinema italiano da dopoguerra alla fine degli anni Sessanta. cheFare è media partner di When The Towel Drops e sarà presente alla performance.

In ogni tappa il progetto si articola in una video installazione e una performance, che rielaborano sequenze di film e documenti provenienti dall’archivio della Revisione Cinematografica.

Le scene censurate, digitalizzate in brevi loop, parlano di piacere femminile e queer, di atti di provocazione e sfida verso le istituzioni; in questo modo raccontano di come il corpo femminile sia stato regolato e irreggimentato nel corso della storia.

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