Sovraffolata e mal gestita: ecco perché ho chiuso con l’Italia

Il mese scorso a Venezia ho trascorso tre ore seduto in un aereo sulla pista. L’aeroporto di una delle città più visitate al mondo non aveva abbastanza personale per caricare i bagagli. Peggio ancora, i passeggeri avevano trascorso l’ora immediatamente precedente ammassati in un corridoio in attesa di un autobus che li portasse all’aereo perché non c’erano nemmeno abbastanza autisti. Ma nessuno ce l’ha detto. Quando una passeggera arrabbiata ha chiesto spiegazioni, una rappresentante della compagnia aerea le ha semplicemente voltato le spalle. Naturalmente, tutto questo non ha impedito a Venezia di accogliere un flusso di aerei pieni di visitatori che tengono in piedi la città. E dopo averli sgravati dei loro soldi con servizi scadenti e troppo cari, non ha impedito ai veneziani di lamentarsi per l’eccessivo turismo.

 

Immagini di copertina di Henrique Ferreira su Unsplash