Attraversato il ponte sul Rio San Juan, ci si lascia alle spalle il centro storico di Matanzas tirato a lucido e si entra a Pueblo Nuevo, il quartiere più povero della città e uno dei più malfamati. Nel reticolo di strade dissestate e edifici malmessi, ci si imbatte d’improvviso in un caseggiato ricoperto di murales colorati, i marciapiedi puliti, un ambulatorio, le case degli artigiani e quelle aperte con gli altari della santería. Fino a dieci anni fa, Calle San Ignacio era una discarica a cielo aperto. Oggi è conosciuto come El Callejón de las tradiciones, un’attrazione turistica entrata nei cataloghi delle fiere internazionali.
Cosa sia successo lo racconta a Valigia Blu Yoelkis Torres, 38 anni, una laurea in economia e un master in antropologia, alla guida di AfroAtenAs, il collettivo LGBTQ+ più famoso di Cuba. Sono stati loro, quando non erano che «pajaritos», come dice lui, a rivoltare il quartiere, renderlo vivibile prima e a trasformarlo poi in «un modello integrato di sviluppo urbano e umano», sottolinea con orgoglio.