cheFare1: i numeri della prima edizione del bando

Dalla sua prima edizione nel 2012-2013 cheFare si è proposto come una piattaforma che permette alle imprese culturali profit e non profit di realizzare il proprio progetto, inducendo ad attivare network territoriali. Uno strumento che premia l’impatto sociale, segnalando e raccontando i progetti ad alto grado di innovazione per far emergere la ricchezza culturale presente oggi in Italia e che rischia di rimanere nascosta.

Il bando ha premiato la capacità di fare rete e di comunicare le proprie proposte, ed è stato uno stimolo per farlo in modo adeguato.

I progetti arrivati a cheFare, diversissimi tra loro, offrono uno specchio di quante energie si muovono per l’Italia (nonostante la crisi): progetti di realtà aumentata di drammaturgia del paesaggio; reti sociali per la costruzione di iniziative culturali sul territorio; progetti di fotografia, teatro, cinema partecipato, di sociologia visuale, di archeologia industriale e valorizzazione di beni culturali minori; ma anche social network di prestito libri, esperimenti di intelligenza collettiva della letteratura, archivi virtuali, progetti per la fruizione dell’arte contemporanea, sistemi per far interagire virtuosamente committenti e produttori di cultura e altro ancora.

L’uso innovativo della rete e dei social network è stato un elemento decisivo per i partecipanti. Tra questi, i sei finalisti sono riusciti a far interagire al meglio la comunicazione on-line con le relazioni territoriali, aggiudicandosi il maggior numero di voti.
La fase finale di cheFare ha poi visto la giuria impegnata nel compito di selezionare il progetto che presentasse le caratteristiche più in linea con quelle richieste dal nostro bando.

La scelta è caduta su Lìberos, con questa motivazione:

  • riconosce alla lettura un valore economico, culturale e sociale, individuale e collettivo;
  • coinvolge in modo originale tutti gli attori della filiera del libro;
  • sviluppa un modello capace di bilanciare istanze commerciali e culturali;
  • bilancia rete fisica e virtuale in un processo di costruzione di comunità;
  • i promotori hanno saputo agire in modo fortemente reattivo e hanno utilizzato il bando come occasione di apprendimento e di focalizzazione degli sforzi progettuali.

Per noi il bando è stato un modo per spingere tutti coloro che sono attivi nel mondo della produzione culturale (e non solo) a interrogarsi su come sposare rigore progettuale e costruzione di relazioni con le comunità di riferimento e i cittadini.

La giuria

La giuria che ha eletto il vincitore era composta da:
Andrea Bajani Scrittore
Roberto Casati Filosofo, Ecole Normale Supérieure di Parigi
Paola Dubini Economista, Università Bocconi di Milano
Gianfranco Marrone Semiologo, Università di Palermo
Armando Massarenti Responsabile di Domenica – Il Sole 24 Ore

I partner

cheFare è stato promosso dall’Associazione culturale doppiozero e co-prodotto in partnership con:
Avanzi. Sostenibilità per Azioni. Dal 1997 un player credibile e indipendente nel campo dello sviluppo sostenibile;
Fondazione <ahref. Centro di ricerca e di sviluppo con focus sui media civici. Attiva dal 2010, è finanziata prevalentemente dalla Provincia autonoma di Trento e presieduta da Luca De Biase;
Make a Cube3. Primo incubatore in Italia specializzato in imprese ad alto valore sociale e ambientale;
Tafter. Prima e unica rivista online che si occupa di economia e cultura in Italia. Una finestra sul mondo della cultura a 360 gradi in grado di dimostrare come Cultura voglia dire Sviluppo;
Eppela. Piattaforma italiana di crowdfunding, il sistema che permette di condividere progetti creativi e innovativi e raccogliere fondi per la loro realizzazione.
Meet the Media Guru. Programma di incontri con i protagonisti internazionali della cultura digitale e dell’innovazione;

Media partner

Domenica – Il Sole 24 Ore. Inserto culturale settimanale de Il Sole 24 ore.

Gruppo di lavoro

Marco Belpoliti, direttore culturale
Bertram Niessen, project manager
Marco Liberatore, responsabile comunicazione
Paola Lenarduzzi, grafica
Roberto Marone, progettazione web

I numeri della prima edizione

506 progetti
40.000 voti
280.000 visite al sito
1.024.000 pagine visitate

 

Questo articolo è stato pubblicato su doppiozero

 

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Foto di “My Life Through A Lens” su Unsplash