La voce dei margini: il progetto Link e la rivista Emersioni

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    Come si fa a parlare di cose difficili? Di temi controversi, di questioni complesse, di fenomeni invisibili? Come si fa? È un compito faticoso che diventa ancora più problematico se a parlare sono quelle voci che spesso (e troppo spesso) restano inascoltate. Il difficile del difficile, si potrebbe dire. Provano a indagarlo Alice Previtali e Bianca Barozzi di cheFare, agenzia per la trasformazione culturale nel loro articolo per AES #15.

     

    Come si fa a parlare di cose difficili? Di temi controversi, di questioni complesse, di fenomeni invisibili? Come si fa? È un compito faticoso che diventa ancora più problematico se a parlare sono quelle voci che spesso (e troppo spesso) restano inascoltate. Il difficile del difficile, si potrebbe dire.

    Il progetto LINK si è dato un obiettivo difficile: quello di spostare l’accento dalla retorica del disagio, del dolore e dello sfruttamento. Ha preferito mettere al centro i temi e le persone senza paura delle contraddizioni, delle possibili sporcature, degli errori, dell’urgente bisogno di risignificare, di tradurre, di spogliare lo sguardo dalle vecchie sovrastrutture e, finalmente, di guardare. Quando si tocca un margine, tutte le categorie a cui siamo abituati saltano. Quando ci si avvicina a un margine, le informazioni cominciano a mancare, si fanno approssimazioni o, peggio, pregiudizi. Diventa fondamentale allora analizzare, conoscere i contesti, le dinamiche, i fenomeni. LINK ha permesso di guardare alla ricchezza dei margini con un profondo lavoro collettivo che ha saputo raccogliere – con coraggio – tanti punti di vista, che ha allargato le possibilità, creando uno spazio di racconto capace di non escludere nessuno. L’ha fatto assieme ai giovani, depositari di nuove domande e di nuovi linguaggi per esprimere possibili risposte.

    Come far incontrare il lavoro di chi tutti i giorni sostiene e affianca persone vulnerabili e discriminate e quello di chi vorrebbe imparare a parlare di queste persone, raccontando le loro storie? LINK nasce come laboratorio partecipato di scrittura giornalistica e genera una rivista EMERSIONI, realizzata anch’essa in modo partecipato e collaborativo. EMERSIONI è, infatti, il risultato del contributo collettivo delle ragazze e dei ragazzi che hanno partecipato al laboratorio, delle voci di persone sfruttate, vulnerabili ed emarginate e degli operatori e delle operatrici che lavorano ogni giorno a contatto con queste persone. EMERSIONI è una collezione di voci, per molti versi, marginali. Marginale è, infatti, la considerazione che si ha delle nuove generazioni e della loro sensibilità, marginale è l’approfondimento necessario a cogliere l’essenza dei temi, marginale è, infine, la condizione di chi vive immerso in scenari e circostanze a cui viene concesso di abitare solo i bordi e le ombre della città. L’obiettivo di LINK è proprio questo: imparare a scrivere di cose difficili affinché i margini possano allargarsi ed essere compresi e raccontati anche a nuovi pubblici.

     

    Immagine di copertina di Maxim Makarov su Unsplash

    Note

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