Istituzioni, patrimonio e comunità

Nell’ambito del più generale tema sulla partecipazione alla gestione del patrimonio culturale e sul ruolo delle comunità si intende qui portare un contributo che parte da una prospettiva molto specifica, ovvero quella delle istituzioni culturali (penso ai musei, ma anche alle biblioteche e ai diversi centri culturali ibridi e multifunzionali) che sempre di più interpretano il loro mandato anche come “luoghi” (fisici, relazionali e digitali) a cui è richiesto di attivare e strutturare patti e processi di natura partecipativa, collaborativa e dialogica nei confronti di specifiche comunità di riferimento.

Si tratta di un cambiamento significativo che è il risultato di processi strutturali che si sono stratificati e interconnessi negli ultimi decenni e che riguardano la diversificazione del ruolo delle istituzioni culturali, la loro collocazione nell’ambito delle politiche socio-culturali e urbane, e una ritrovata rilevanza delle comunità (la cui definizione ha subito nelle ultime due decadi un processo di problematizzazione e riaggiornamento rispetto alla lettura sociologica classica) nell’ambito dei processi partecipativi, dell’attivismo civico e all’interno di quell’ampia fenomenologia della sussidiarietà orizzontale che ha toccato anche il mondo della cultura e dei beni culturali. Per quanto riguarda il primo aspetto non si può, ovviamente, non segnalare il valore emblematico della recente definizione di Museo prodotta dall’ICOM nell’agosto del 2022 dopo un lungo e travagliato processo che ha visto coinvolti 126 comitati a livello mondiale e che così recita:

Il museo è un’istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società, che effettua ricerche, colleziona, conserva, interpreta ed espone il patrimonio materiale e immateriale. Aperti al pubblico, accessibili e inclusivi, i musei promuovono la diversità e la sostenibilità. Operano e comunicano eticamente e professionalmente e con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze.

Tra i molti elementi di novità, qui rileva evidenziare il riferimento esplicito ai concetti di accessibilità e inclusione, la promozione della diversità e della sostenibilità e il ruolo delle comunità cui viene chiesto di partecipare, condividere conoscenze e competenze e collaborare per favorire l’operato dei musei e per migliorare l’esperienza che essi offrono. Si tratta di aspetti peculiari che non trovavano accoglienza nelle precedenti definizioni e che testimoniano della volontà di richiamare il ruolo sempre più attivo dell’istituzione museo nei confronti dei grandi cambiamenti e delle grandi sfide del tempo presente.

 

Immagine di copertina di Mehdi El marouazi su Unsplash