Che cosa intendiamo quando diciamo che in una città “si vive bene” o “si vive male”? Abbiamo tutti in mente la stessa cosa? A partire da questa domanda e dal desiderio di presentare la pluralità di attori, interessi, relazioni che in questo momento stanno concorrendo al cambiamento del Giambellino, un quartiere della periferia sudovest di Milano, è nato GameTrification, il gioco della rigenerazione urbana.
L’idea di usare un dispositivo ludico per portare all’esasperazione le molteplici sfaccettature che popolano le periferie è di Dynamoscopio – agenzia interdisciplinare di ricerca, progettazione e produzione negli ambiti della rigenerazione urbana e dell’innovazione sociale – e di SPLUF – Spazio pedagogico ludico formativo.
Quando si parla del Giambellino, ci si riferisce a un quartiere popolare che ad oggi sta vivendo un periodo di grandi trasformazioni urbanistiche e sociali, investito da uno dei più grandi progetti di riqualificazione di una periferia in Italia. Tre fermate della nuova linea metropolitana, l’abbattimento e la ricostruzione di alcuni dei caseggiati di edilizia residenziale pubblica, un piano per la rigenerazione dello scalo ferroviario di San Cristoforo, una nuova biblioteca e vari interventi sullo spazio pubblico: sono solo alcuni dei progetti in corso di realizzazione in quartiere. Cambiamenti la cui progettazione ha avuto un’interazione superficiale con il territorio e decisamente contenuta rispetto all’impatto considerevole che questi avranno sulla vita reale degli abitanti.
Di fronte a queste dinamiche “rapide”, che rischiano di tradursi in azioni indecifrabili se non escludenti, Dynamoscopio ha provato a sintetizzare in un gioco il proprio approccio “lento”. Parliamo di anni di ricerca sul tema dell’abitare e delle trasformazioni urbane e altrettanti anni di progettazione, azione e relazione nel quartiere Giambellino. Parliamo di uno sguardo che, a partire dalla domanda “Qual è il coinvolgimento creativo dell’uomo nel mondo?”, osserva e interpreta la città come un luogo di costruzione di senso collettivo, un fascio di relazioni, una maniera. Una propensione a un processo di rigenerazione che abilita e crea condizioni e opportunità affinché si possa ambire al riconoscimento dei diritti e alla soddisfazione di bisogni e desideri. Una tensione verso l’equità.
Parliamo di un approccio alla costruzione e condivisione di conoscenza in forma collaborativa, per garantire eterogeneità e interdisciplinarietà, e accogliere sempre nuovi sguardi sui temi affrontati. Parliamo di linguaggi diversi attraverso cui indagare la realtà e raccontarla per scardinare i meccanismi consolidati con cui incontriamo, ci scambiamo e accumuliamo informazioni e conoscenza. Parliamo di GameTrification, un progetto attivato a ottobre 2019, grazie a un contributo del MiBACT, e che ha coinvolto un gruppo di 20 giovani del quartiere Giambellino e della città di Milano in un percorso di ricerca-azione sui temi della rigenerazione urbana e del gioco sociale.
Dopo essersi cimentata con il video documentario (come Potlach Milano e Immaginariesplorazioni Giambellino) e con alcune pubblicazioni editoriali (Nella tana del drago e Atlante del Cambiamento) – Dynamoscopio ha deciso di realizzare un gioco e ha chiesto aiuto a SPLUF – Spazio pedagogico ludico formativo. L’idea è nata a Mercato Lorenteggio, sede dell’associazione nonché punto di vista privilegiato da cui osservare il quartiere e la città, un crocevia che permette al gruppo di incontrare una grande varietà umana e che lo aiuta a riportare i piedi per terra. Come valorizzare questo luogo di incontro e scontro per confrontarsi con gli abitanti del quartiere e della città sui cambiamenti in corso? Trasformandolo in un campo da gioco!
Sabato 19 settembre, alle 12.30, il progetto sarà presentato in diretta sulle pagine Facebook di Dynamoscopio e di Mercato Lorenteggio
Il gruppo di lavoro ha quindi deciso di mettere in atto una traduzione dei meccanismi complessi che riguardano il cambiamento delle nostre città e al contempo ha cercato di trasporre in un gioco l’approccio a base culturale alla rigenerazione urbana. Per farlo si è avvalso di saperi esperti (Claudio Calvaresi, Francesca Cognetti, Erika Lazzarino, Collettivo OffTopic, Spartaco Albertarelli) e di saperi locali (tutti coloro che abitano in diversi modi il quartiere e si sono resi disponibili durante il percorso di ricerca). La parte grafica, invece, è stata affidata a Super – Scuola d’Arti Applicate del Castello Sforzesco. Dall’unione di queste sinergie intellettuali e pratiche, ha preso forma GameTrification – Il gioco della rigenerazione urbana: un luogo di esplorazione delle possibilità del cambiamento, inevitabilmente relazionale – sia nella sua dimensione cooperativa che competitiva – comunicativo e interattivo.
Tre gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso il gioco da tavolo, formulati sulla base di altrettante domande:
- Conoscere (che cosa prendiamo in considerazione quando parliamo di città?): avvicinarsi ai fenomeni che concorrono alle trasformazioni urbane sperimentandone ed esplorandone le possibilità attraverso il gioco.
- Immaginare (chi sono gli attori del cambiamento?): immaginare diverse prospettive di cambiamento a partire da una maggiore consapevolezza delle dinamiche esterne ma anche delle proprie aspirazioni e competenze.
- Attivarsi (qual è il significato della dimensione locale di quartiere?): promuovere confronto, conflitto, partecipazione.
Con GameTrification ci si può quindi immergere in dinamiche quotidiane ed extra-ordinarie, “calarsi nei panni di” diversi personaggi, modificando gli equilibri di un quartiere. «A partire dalla definizione di abitare in quanto processo creativo che ha a che fare con il nostro stare nel mondo, abbiamo deciso di valorizzare il punto di vista della vita quotidiana e il ruolo degli attori presenti in quartiere … Certo è che le molteplici visioni a volte proprio non riescono ad incontrarsi. E allora perché non provare a mettere sullo stesso piano di gioco un giovane precario con un politico locale? Perché non provare a far entrare in relazione un’attivista con una multiproprietaria?». Per chi vuole “mettersi in gioco”, ci sono varie possibilità: sul sito di Dynamoscopio si possono trovare la versione DIY (do it yourself), personalizzabile a seconda della propria città o quartiere di riferimento, e anche quella “giambellinese”, entrambe scaricabili gratuitamente. L’ideale però è andare a Mercato Lorenteggio: lì ci sono alcune scatole, le postazioni da gioco create appositamente da Gallab – Officina e falegnameria del Gallaratese e, ovviamente, i ragazzi di Dynamoscopio, pronti ad accogliervi e a spiegarvi come funziona il gioco.