Asset of Community Value: beni comuni in salsa inglese

Un Asset of Community Value (ACV) è, nella legislazione inglese, una denominazione riferita a una proprietà ritenuta di significativo valore sociale, culturale, ricreativo e sportivo da parte di una comunità locale. Si tratta di una definizione e un’innovazione procedurale introdotta dal Localism Act, atto del Parlamento inglese approvato nel 2011, che riguarda vari ambiti di trasferimento di potere decisionale dal livello centrale ai livelli locali (cosiddetta devolution).

Le organizzazioni non profit e i raggruppamenti informali di cittadini/e di un territorio possono candidare un bene (edificio o terreno) ad essere incluso in un registro degli ACV dell’autorità locale competente in materia di decisioni urbanistiche e edilizie sul bene stesso. L’effettiva registrazione comporta una serie di conseguenze:

  • “Material planning consideration”: lo status di ACV diventa elemento da considerare per l’ente locale nel caso di planning application con la possibilità di rifiutare il permesso di abbattere o trasformare l’uso e le caratteristiche del bene (NB tenendo conto delle caratteristiche di maggiore discrezionalità del sistema urbanistico inglese, legato alla tradizione della Common Law). Non si tratta di un vincolo legale assoluto (non statutory), bensì di un aspetto valutativo aggiuntivo.
  • Il proprietario di un ACV registrato deve informare il governo locale se intende vendere il bene. Se il bene viene messo in vendita, la comunità che ne ha ottenuto la registrazione deve essere informata e dispone di sei settimane di tempo per presentare una propria dichiarazione di interesse ad acquisirlo. Non si tratta di molto tempo certamente, ma il punto è che il processo consente di essere informati, arrivare preparati avviando il fundraising in tempo, se possibile mobilitare anche l’autorità locale e altri, e tentare di difendere il bene.
  • “Community right to bid”: a seguito della dichiarazione d’interesse da parte della comunità, è prescritto un periodo di sospensione della vendita fino a 6 mesi, affinché la comunità possa raccogliere i fondi per l’acquisto della proprietà. Il proprietario non è comunque obbligato ad accettare quest’offerta.
  • “Compulsory purchase right”: il bene potrebbe essere acquistato in modo obbligatorio dall’autorità locale competente se si ritiene che la perdita sia una minaccia significativa di lungo termine per l’interesse della comunità.

 

Immagine di copertina di Beth Macdonald su Unsplash