Memorie di una fotografa: il mondo visto e attraversato prima che fosse chiuso

Ho iniziato a viaggiare da piccola, con i miei genitori. Forse il primo vero viaggio che ricordo chiaramente è stato in Egitto, ma prima ce ne sono stati tanti, Congo, Mali, poi a seguire Iran, Libia. Devo a loro la mia passione per i viaggi. Il mio primo lavoro a livello professionale è stato come assistente di Francesco Jodice ad Hong Kong nel 2006. Poi da sola sono stata a Los Angeles per un reportage per Domus. Il primo lavoro realmente importante è stato con Enzo Mari e Gianluigi Ricuperati nei deserti americani, che è stato anche alla base del mio primo libro. Ero emozionata e preoccupata, ma anche convinta che quella sarebbe stata la mia vita, una vita che non avevo scelto, perché non ho scelto di essere una fotografa, ma di viaggiare. Ora che sono chiusa da più di un mese a Milano credo inevitabilmente che gli spostamenti saranno rallentati, che ci si penserà di più al senso di quello che si fa a dove si va, probabilmente – e ci spero – diminuirà anche il turismo di massa. Al momento penso, forse egoisticamente, che una pausa possa farmi e farci bene. Come cambierà il mio lavoro e quello che sono io non posso saperlo ora, ma sarà certo interessante scoprirlo e scorprire come sarremo tutti noi una volta fuori dalle nostre case.

Beirut

Gedda

Goa

Islamabad

Manila

Rabat

Roma

Tbilisi

Togliatti

Tripoli