Questo articolo è stato originariamente pubblicato su Wired.
Un museo su dieci nel mondo rischia di essere chiuso definitivamente, circa un terzo dovrà ridurre il proprio staff e l’80% dovrà ridimensionare i proprio programma. Sono alcune conseguenze della pandemia Covid-19 sul mondo della cultura, messe in luce da una recente ricerca dell’International council of museums, la principale organizzazione internazionale che rappresenta i musei. Negli Stati Uniti, per esempio, il Metropolitan di New York ha già lasciato a casa il 20% del personale e il Museum of Arts di Philadelphia prevede un taglio del 23%.
Come può l’innovazione digitale aiutare i musei italiani ad affrontare l’onda lunga degli effetti del coronavirus? L’Osservatorio del Politecnico ha sondato il terreno a maggio, tracciando un quadro non incoraggiante: il 51% dei musei non è dotato di wifi, il 51% non si avvale di professionisti con competenze legate al digitale e solo il 24% delle istituzioni culturali ha un piano strategico di innovazione digitale.